Panbela Therapeutics, Inc. ha annunciato che l'analisi intermedia dei dati della sperimentazione ASPIRE in corso dovrebbe essere disponibile nel primo trimestre del 2025. Questo ritardo nella data prevista per l'analisi è dovuto all'attuale tasso di eventi dello studio, che è inferiore a quello inizialmente previsto, indicando che i pazienti hanno vissuto più a lungo del previsto. Lo studio ASPIRE, che sta valutando l'efficacia e la sicurezza del candidato principale di Panbela, ivospemin (SBP-101), in combinazione con gemcitabina e nab-paclitaxel (Abraxane) nei pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico metastatico (mPDAC), richiede che si verifichi il 33% degli eventi totali previsti prima di poter condurre l'analisi intermedia.

Alla data dell'ultima valutazione, si è verificata meno della metà degli eventi richiesti per l'analisi intermedia. Panbela ha anche sottolineato l'importanza dello studio ASPIRE nel contesto dei recenti progressi nel trattamento del mPDAC, come lo studio Napoli 3, che ha portato all'approvazione dell'irinotecan liposomiale (Onivyde) in combinazione con fluorouracile, oxaliplatino e leucovorin (NALIRIFOX). Nonostante questa approvazione, basata su un beneficio di sopravvivenza globale mediana di 1,9 mesi rispetto a gemcitabina e nab-paclitaxel, la prognosi per i pazienti con mPDAC rimane scarsa, con una sopravvivenza globale mediana ancora inferiore a 12 mesi.

I benefici incrementali nella sopravvivenza mediana sono stati modesti negli ultimi 11 anni, con la recente approvazione di Onivyde nel regime NALIRIFOX che ha dimostrato un beneficio di sopravvivenza di 1,9 mesi rispetto all'approvazione di gemcitabina e nab-paclitaxel, che si basava su un beneficio di sopravvivenza globale mediana di 1,8 mesi rispetto alla sola gemcitabina. Panbela continuerà a monitorare i progressi dello studio ASPIRE e a fornire aggiornamenti, se necessario.