BERLINO (awp/ats/ans) - Il presidente della Bdi, la federazione dell'industria tedesca, ha demolito il governo di Olaf Scholz in un'intervista rilasciata alla "Süddeutsche Zeitung" di oggi. "Sono stati due anni perduti dal punto di vista economico, anche se il terreno era stato per certi versi già preparato prima", è il giudizio lapidario di Siegfried Russwurm.

Gli industriali restano un importante interlocutore del governo, ha concesso, e i contatti con i ministri delle finanze e dell'economia sono costanti, ma l'esecutivo è ben poco recettivo rispetto ai tanti pareri e i consigli concreti che la Bdi fornisce, è la contestazione.

"Dal cancelliere si sente solo dire 'il lamento è il canto del commerciante' - afferma -. Si possono anche liquidare le nostre analisi in questo modo, ma è chiaro che in cancelleria sia stata visibilmente sottovalutata la serietà della situazione".

Russwurm vede un netto rallentamento della crescita e una perdita costante di quote di mercato nei confronti dei vicini europei: "Io non parlo di tramonto. Ma è un fatto che noi abbiamo un trend di crescita chiaramente più lento di quasi tutti i paesi paragonabili al nostro e di molti vicini dell'Ue. Questo significa che perdiamo continuamente quote di mercato".

Oltre al taglio delle tasse per le imprese suggerisce: "dobbiamo investire di più in infrastrutture. Su questo è richiesto il contributo di Stato e Regioni". Gli investimenti privati servono, aggiunge, "ma abbiamo bisogno di buone reti energetiche, ponti, collegamenti ferroviari e molto di più".