(Alliance News) - Le principali piazze europee sono attese in calo dai future di IG, in scia alla chiusura ribassista delle americane e dell'andamento di quelle asiatiche, all'indomani dei rilascio dell'IPC statunitense che ha seguito i numeri dell'IPP all'inizio della settimana, rivelandosi un po' più caldo del previsto, e a poche ore dal rilascio dei dati sull'inflazione e il commercio cinese.

Il FTSE Mib, quindi, è atteso in calo di 117,5 punti o dello 0,4% dopo aver chiuso in rialzo dello 0,3% a 28.493,35 con un massimo in giornata a quota 28.753,37.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è previsto in rosso di 14,3 punti o dello 0,2%, il CAC 40 di Parigi è dato in calo di 25,8 punti o dello 0,4%, mentre il DAX 40 di Francoforte è previsto in ribasso di 54,0 punti o dello 0,4%.

I mercati statunitensi hanno chiuso la giornata in ribasso poiché "è riemersa l'incertezza sull'entità di ulteriori rialzi dei tassi e i mercati hanno iniziato a scontare la prospettiva di un altro rialzo alla prossima riunione della Fed tra tre settimane", ha commentato Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets.

"La realtà è che il percorso verso il 2% potrebbe richiedere molto più tempo di quanto si pensasse inizialmente e i mercati stanno lentamente iniziando a rendersi conto che la direzione del viaggio potrebbe non essere in linea retta. Questa incertezza è stata confermata dai dati cinesi sull'inflazione e sul commercio di settembre di questa mattina, che hanno mostrato ancora una volta che l'economia cinese continua a lottare".

Dalla Cina, infatti, l'ufficio statistico fa sapere che i prezzi al consumo sono rimasti stabili a settembre, un segnale di allarme di una deflazione imminente. Secondo il consenso citato da FXStreet, gli analisti si aspettavano un leggero aumento dei prezzi dello 0,2%.

In calo, e in egual misura, esportazioni e importazioni dalla Cina, con le prime che sono diminuite del 6,2% su base annua a USD299,13 miliardi a settembre, dopo un calo dell'8,8% nel mese precedente e migliore delle previsioni di un calo del 7,6%. Le importazioni sono diminuite sempre del 6,2% su base annua a USD221,4 miliardi a settembre, in rallentamento rispetto al calo del 7,3% di un mese prima e rispetto al consenso del mercato di un calo del 6,0%.

Tra i listini minori italiani, giovedì sera il Mid-Cap è avanzato con lo 0,2% a 39.515,06, lo Small-Cap ha chiuso in rosso dello 0,2% a 25.512,99, mentre l'Italia Growth ha marcato un rosso dello 0,2% a 8.039,81.

Sul listino principale di Borsa Italiana, Leonardo ha portato a casa il 2,6%, apprezzandosi sino a EUR14,24 per azione. Il titolo in giornata ha aggioranto il proprio massimo a 52 settimane portandolo a EUR14,35 e chiudendo la quarta candela giornaliera con trend rialzista. Da segnalare che Deutsche Bank ha alzato il target price a EUR15,10 da EUR13,70 con raccomandazione 'buy'.

Bene anche ERG, che si è posizonata nei quartieri alti marcando un più 1,7%. Il consiglio di amministrazione ha deliberato giovedì l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie per massime 3,7 milioni di azioni circa, pari al 2,5% del capitale sociale, con un esborso massimo di EUR100,0 milioni. Alla data odierna la società possiede 782.080 azioni proprie pari al 0,5% del capitale sociale.

Buoni acquisti anche su Amplifon, che ha portato a casa un più 1,8%, dopo la flessione della vigilia con lo 0,6%.

Buon andamento per Ferrari, con il titolo del Cavallino che ha portato a casa un più 1,2% a EUR295,0, alla sua terza seduta rialzista.

Fra i pochi ribassisti, BPER Banca ha fatto un passo indietro dello 0,7% a EUR2,94 per azione, tirando i remi in barca dopo due sedute di attivi.

Vendite, fra gli altri, anche su Moncler, che ha segnato un meno 2,0% a EUR52,84 in scia alla flessione della vigilia con il 2,5%.

Sul segmento cadetto, buoni scambi anche su Reply, che ha segnato un più 3,5% posizionando il muso verso la terza seduta da rialzista.

Sesa ha invece portato a casa il 2,1%, con prezzo a EUR98,65 per azione.

Iren è avanzata invece dello 0,1% dopo aver fatto sapere mercoledì che, tramite la controllata Iren Ambiente Toscana, ha perfezionato l'acquisizione del controllo della società Semia Green, azienda attiva nel campo dell'economia circolare. La restante quota del capitale sociale è detenuta da Sienambiente, già socio di Semia Green ed in cui il gruppo Iren è presente con una partecipazione del 40%.

In nota negativa, nel ristretto gruppo dei ribassisti, Antares ha fatto un passo indietro del 3,3%, dopo il 4,2% di verde della vigilia. Sul titolo si è registrato un alto volume di scambi per oltre 230.000 pezzi scambiati contro una media giornaliera a tre mesi di poco meno di 57.000.

Eurogroup Lamination ha invece ceduto il 3,3% a EUR3,78. Il titolo ha toccato in giornata il nuovo minimo a 52 settimane a quota EUR3,74.

Sullo Small-Cap, Pierrel si è portato avanti dell'8,0% con prezzo a EUR1,75. La società giovedì ha comunicato che il socio di riferimento Fin Posillipo della famiglia Petrone, in accordo con Bootes del vice presidente Rosario Bifulco, ha lanciato un'offerta pubblica totalitaria finalizzata al delisting di Pierrel. L'opa è in contanti a EUR1,75 ad azione sul 13,69% di flottante, per un esborso massimo previsto di EUR13,158 milioni. Ad oggi Fin Posillipo detiene già il 75,63% delle quote, Bootes il 10,68%.

Openjobmetis ha segnato invece un più 2,8%, dopo lo 0,5% di passivo della vigilia.

d'Amico è avanzato invece dell'1,6%, alla sesta candela giornaliera rialzista.

Vendite marcate, fra gli altri, su Netweek, che ha registrato la sua terza sessione bearish di fila con un rosso del 5,7%.

Rosso anche su Aquafil, che ha chiuso sotto del 4,8% dopo due sedute concluse con saldo attivo.

Fra le PMI, Ambromobiliare ha portato a casa il 4,9%, rialzando la testa dopo tre sedute di chiuse in passivo.

Spinta su EdiliziAcrobatica - in rialzo del 2,6% -, che ha fatto sapere giovedì di aver sottoscritto nei primi nove mesi dell'anno 18.590 contratti, da 12.149 dello stesso periodo del 2022 con una crescita del 53%. Questo risultato riflette inoltre la crescita del numero dei clienti, che registra un incremento del 78%.

Altea Green Power ha segnato invece un più 5,4%, rialzando la testa dopo due sedute fra i ribassisti.

In coda, nelle retrovie Casta Diva è calato invece del 5,4%, in contrazione dopo l'attivo della vigilia con il 4,4%.

In Asia, il Nikkei cede lo 0,6%, l'Hang Seng è in rosso del 2,6% e lo Shanghai Composite è in calo dello 0,7%.

A New York, nella notte europea, il Dow ha chiuso in rosso dello 0,5% a 33.631,14, il Nasdaq ha ceduto lo 0,6% a 13.574,22, mentre l'S&P 500 ha terminato in calo dello 0,6% a 4.349,61.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0540 contro USD1,0551 registrato in chiusura azionaria europea di giovedì, mentre la sterlina vale USD1,2193 da USD1,2212 di giovedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD86,68 al barile da USD86,45 al barile di giovedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.876,36 l'oncia da USD1.872,45 l'oncia di giovedì sera.

Il calendario macroeconomico di venerdì prevede alle 1000 CEST un discorso del governatore della Bank of England, Andrew Bailey. Alle 1100 CEST, sarà la volta della produzione industriale dell'Eurozona.

Nel pomeriggio, dagli USA, focus sugli indici dei prezzi all'importazione e all'esportazione, alle 1430 CEST.

Alle 1500 CEST, è previsto un discorso della numero uno della BCE, Christine Lagarde, mentre dagli USA, alle 1930 CEST, sarà la volta del report sul numero di impianti di estrazione di Baker Hughes.

In serara, come di consueto il venerdì, alle 2230 CEST, verrà pubblicato il COT Report.

Nel calendario societario di Piazza Affari, non sono previsti particolari eventi.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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