ROMA (MF-DJ)--Prysmian corre a Piazza Affari (+3,14%) in scia a conti e guidance oltre le attese.

Il gruppo, in dettaglio, ha chiuso il 2022 con un utile netto di 504 milioni, in aumento del 63,4% rispetto al 2021. I ricavi, invece, si attestano a 16,067 miliardi, con un aumento del 14,4%. L'adjusted Ebitda è pari a 1,488 miliardi, in crescita del 52,5% e in miglioramento rispetto alla parte alta della guidance, rivista a 1,475 miliardi a novembre 2022 mentre l'Ebitda si attesta a 1,387 miliardi, rispetto ai 927 milioni del 2021.

"La forte crescita dei ricavi è stata accompagnata dal balzo superiore

al 50% di profitti e della cassa generata e dall'abbattimento del debito,

con un rapporto sull'adjusted Ebitda che scende sotto 1, evidenziando

l'ulteriore rafforzamento della struttura finanziaria", ha affermato il

ceo, Valerio Battista, aggiungendo che "il buon avvio del 2023 conferma il posizionamento competitivo conquistato e ci consente di darci l'obiettivo di consolidare nell'esercizio 2023 le performance record del 2022".

Nel 2023 il gruppo prevede di realizzare nell'esercizio 2023 un Ebitda

adjusted compreso nell'intervallo di 1,375-1,525 miliardi, e di generare

flussi di cassa compresi nell'intervallo tra 450 e 550 milioni.

"La soliditá della struttura finanziaria è tale da consentirci di

sostenere con equilibrio gli importanti investimenti previsti nel prossimo triennio per rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento e ambizione a essere un player di riferimento globale nei processi di transizione energetica, elettrificazione e digitalizzazione", ha commentato ancora Battista.

Prevista inoltre la distribuzione di un dividendo unitario di 0,60 euro per azione, per un ammontare complessivo di circa 158 milioni.

Positivi i commenti degli operatori. I dati del quarto trimestre hanno evidenziato un Ebitda superiore alle attese e il dato sull'intero anno si posiziona al di sopra della guidance, segnala un analista interpellato a caldo da MF-DowJones. Quanto alla guidance sul 2023, è "ben oltre le attese del mercato", aggiunge l'esperto.

"Crescite a doppie cifre quasi ovunque", aggiunge Gabriel Debach, market analyst di eToro, "con valori superiori alla guidance, rivista a novembre al rialzo, che sfociano in una decisa risposta positiva sui mercati. E non poteva essere da meno, con un fatturato in progresso del 26% annuo su annuo, un Ebitda a +50%, e una crescita del risultato operativo del 48% e del risultato netto del 64%. Ma è soprattutto una questione di profittabilità: i margini sono lievitati, segno della forte capacità di pricing del gruppo. Situazione economica che si accompagna con un deciso incremento del flusso di cassa e della riduzione del suo debito".

"Non si poteva chiedere di meglio, con l'azionista che trova la sua ultima ciliegina sulla torta con una proposta per un dividendo unitario di 0,6 euro per azione e l'autorizzazione ad un nuovo piano di buyback. Sebbene il futuro venga ad essere descritto incerto dalla società, rimarcando le consuete incertezze macroeconomiche, le tendenze energetiche, di elettrificazione e digitalizzazione continuano a rappresentare il volano della crescita del Gruppo, beneficiando di un order backlog pari a circa 6,5 mld ed investimenti in Capex per circa 500 milioni all'anno", conclude l'esperto.

fus


(END) Dow Jones Newswires

March 09, 2023 12:00 ET (17:00 GMT)