Race Oncology Limited (Race) ha annunciato di aver avviato un nuovo progetto di ricerca in collaborazione con la University of North Carolina at Chapel Hill (USA) per scoprire a livello molecolare come Zantrene® protegge il cuore dalla chemioterapia. L'illustre cardiologo-scienziato e key opinion leader della cardio-oncologia (KOL) Dr. Brian Jensen guiderà il progetto. La comprensione dei meccanismi molecolari di come Zantrene può attenuare la cardiotossicità delle attuali chemioterapie standard aiuterà la selezione del dosaggio ottimale in clinica.

Il Dr. Brian Jensen, cardiologo e medico-scienziato con una carriera incentrata sulla cardio-oncologia, ha pubblicato ampiamente sui meccanismi delle riduzioni della funzione cardiaca indotte dalla chemioterapia, con particolare attenzione al ruolo dei recettori alfa-adrenergici. Il progetto dovrebbe durare 12 mesi con un costo preventivato di 101.261,74 dollari. Zantrene protegge il cuore dalla cardiotossicità indotta dalla doxorubicina Le antracicline sono tra i trattamenti antitumorali più efficaci e sono utilizzate più ampiamente di qualsiasi altra classe di agenti chemioterapici2.

Questi farmaci sono utilizzati per trattare milioni di pazienti oncologici ogni anno, compresi quelli affetti da leucemie, linfomi, neuroblastoma, tumori del rene, del fegato, dello stomaco, dell'utero, della tiroide, dell'ovaio, sarcomi, vescica, polmone e seno. Clinicamente, le antracicline più importanti sono doxorubicina, daunorubicina, epirubicina e idarubicina3. Sebbene siano farmaci antitumorali molto efficaci, le antracicline causano danni gravi e permanenti al cuore in molti pazienti.

Race Oncology ha riferito che Zantrene (bisantrene) è in grado di proteggere le cellule del muscolo cardiaco umano (cardiomiociti) dalla morte cellulare indotta dalle antracicline (annuncio ASX: 22 novembre 2021). In particolare, Zantrene è anche in grado di sinergizzare con le antracicline per uccidere meglio le cellule del cancro al seno, diventando il primo agente chemioterapico riportato a mostrare effetti sia antitumorali che cardioprotettivi. In particolare, Race ha confermato che gli effetti cardioprotettivi osservati nelle cellule si sono tradotti in una protezione significativa dei cuori di topo in un modello consolidato di cardiotossicità indotta dalla doxorubicina.

Sulla base di questi risultati preclinici, Race sta pianificando di intraprendere studi clinici di Fase 1/2b, sia osservazionali che interventistici, su Zantrene in pazienti con cancro al seno trattate con doxorubicina e ciclofosfamide (terapia AC).