L'acquisizione, del valore di 2,7 miliardi di dollari, consentirà a Roche di accedere al portafoglio di ricerca e sviluppo di Carmot, che comprende incretine in fase clinica con un potenziale di prim'ordine per il trattamento dell'obesità in pazienti con e senza diabete. Oltre al prezzo di acquisto iniziale, Roche si è impegnata a pagare fino a 400 milioni di dollari extra in base al raggiungimento di determinati traguardi.

L'asset principale di Carmot, CT-388, è un doppio agonista GLP-1/GIP pronto per la Fase II con un potenziale da primato per il trattamento dell'obesità e delle sue co-morbilità. Iniettato una volta alla settimana, potrebbe essere utilizzato da solo o in combinazione con altri trattamenti per migliorare la perdita di peso ed essere esteso ad altre indicazioni. Il portafoglio di Carmot comprende anche CT-996, una piccola molecola agonista del recettore GLP-1 che si assume per via orale una volta al giorno e attualmente in fase 1, e CT-868, un doppio agonista GLP-1/GIP iniettabile una volta al giorno in fase II, per il trattamento di pazienti sovrappeso e obesi con diabete di tipo 1.

La transazione, che rimane soggetta alla scadenza o al termine del periodo di attesa ai sensi della legge Hart-Scott-Rodino e ad altre condizioni di chiusura abituali, dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2024.

Un trampolino di lancio per un mercato colossale

"Roche sta prendendo piede nel mercato dell'obesità, attualmente in piena espansione", sottolinea Abhishek Raval, analista di AlphaValue. Sebbene Novo Nordisk ed Eli Lilly abbiano un vantaggio, il mercato è immenso. Secondo alcuni operatori del mercato, si prevede una crescita da circa 3-4 miliardi di dollari nel 2022 a 100 miliardi di dollari nel prossimo decennio, osserva Raval, che ritiene che questo potrebbe essere un punto di svolta per il laboratorio svizzero, in stallo ormai da qualche tempo.

Roche

Con trattamento anti-obesità vs. senza trattamento anti-obesità

Stefan Schneider di Vontobel ritiene che l'acquisizione rappresenti una grande opportunità per Roche, a condizione, ovviamente, che completi le fasi finali e dimostri l'efficacia dei candidati pagati a prezzo pieno.

"I dati di fase I relativi all'attività principale di Carmot sono interessanti, benché in fase iniziale, ma riteniamo che il potenziale di combinazione con i candidati di Roche per il mantenimento muscolare sia stato probabilmente un punto chiave dell'acquisizione ", afferma Peter Welford, analista del settore sanitario di Jefferies.