Le azioni della società svedese di streaming Viaplay sono scese del 18% martedì, dopo che l'azienda ha dichiarato di essere in trattativa con i tre principali azionisti, nonché con i finanziatori e gli obbligazionisti per una ricapitalizzazione, e di essere in discussione per la vendita di attività non-core.

Viaplay ha dichiarato nella tarda serata di lunedì che, a causa delle trattative, avrebbe posticipato la relazione sugli utili del terzo trimestre al più tardi al 29 novembre, invece di presentare la relazione originariamente prevista per martedì.

Sottoposta a pressioni per stabilizzare la sua attività, dato che l'aumento del costo della vita ha intaccato la domanda dei consumatori, Viaplay ha sostituito a giugno il suo amministratore delegato e ha ripetutamente avvertito dell'indebolimento dell'ambiente commerciale.

Le azioni della società hanno toccato il minimo storico di 22,72 corone svedesi martedì, con un calo dell'88% da un anno all'altro.

Una ristrutturazione del bilancio del gruppo era ampiamente prevista, ma il ritardo dei guadagni indicava un processo lungo, hanno detto gli analisti.

"Sembra che abbiano bisogno di più tempo prima di annunciare un piano definitivo su come ricapitalizzare l'azienda", ha detto Kristoffer Carleskar, analista di Kepler Cheuvreux.

Viaplay non ha fatto i nomi degli azionisti, dei finanziatori e degli obbligazionisti coinvolti nelle trattative.

Il nuovo CEO Jorgen Madsen Lindemann a luglio ha annunciato dei licenziamenti e ha detto che l'azienda si sarebbe concentrata sulle sue attività principali nei Paesi nordici, in Olanda e su Viaplay Select, riducendo, associandosi o abbandonando altri mercati.

"Il gruppo ha già ridotto la sua forza lavoro di oltre il 30% da luglio, oltre ad aver interrotto una serie di produzioni originali e rinegoziato una serie di partnership di distribuzione", ha dichiarato Viaplay nella sua dichiarazione di lunedì.

Il Gruppo CANAL+ di Vivendi ha acquistato a luglio una partecipazione del 12% in Viaplay, mentre il gruppo mediatico norvegese Schibsted ha dichiarato il mese scorso di aver acquistato una partecipazione del 10%, diventando così i due maggiori azionisti secondo i dati LSEG. (Relazioni di Terje Solsvik e Marta Frckowiak - Redazione Bill Berkrot e Susan Fenton)