La Norvegia e la Svezia si sono unite alla schiera di banche centrali che hanno optato per un aumento dei tassi di interesse di 50 punti base, realizzando le più grandi manovre di inasprimento della politica in due decenni.

A giugno, la Federal Reserve statunitense ha aumentato i tassi di 75 punti base e la Banca Nazionale Svizzera ha sorpreso con un rialzo di mezzo punto. Ciò significa che la Banca del Giappone è l'unica grande banca centrale del mondo sviluppato che continua a recitare il mantra dell'inflazione è transitoria.

Ecco una panoramica sulla posizione dei politici nella corsa al contenimento dell'inflazione.

1) STATI UNITI

Il 15 giugno, la Federal Reserve è salita al primo posto tra i falchi, aumentando il tasso target sui fondi federali di tre quarti di punto percentuale, portandolo ad un intervallo di 1,5%-1,75%.

Ha agito pochi giorni dopo che i dati hanno mostrato un'inflazione annuale dell'8,6% negli Stati Uniti, scatenando una frenesia del mercato sulle risposte potenzialmente ancora più aggressive nei prossimi mesi.

La Fed sta anche riducendo i suoi 9.000 miliardi di dollari di asset accumulati durante la pandemia.

2) NUOVA ZELANDA

La Reserve Bank of New Zealand ha aumentato il tasso ufficiale di cassa di 50 punti base (bps) al 2% il 25 maggio, un livello che non si vedeva dal 2016. Si è trattato del quinto rialzo consecutivo dei tassi.

Ha previsto che i tassi raddoppieranno al 4% nel corso del prossimo anno e vi rimarranno fino al 2024. L'inflazione neozelandese ha raggiunto un massimo di tre decenni, pari al 6,9%, nell'anno fino al primo trimestre, contro un obiettivo dell'1-3%.

3) CANADA

La Banca del Canada ha effettuato il secondo aumento consecutivo dei tassi di 50 punti base, portandoli all'1,5% il 1° giugno, e ha dichiarato che "agirà con più forza" se necessario.

Con l'inflazione di aprile al 6,8%, il Governatore Tiff Macklem non ha escluso un aumento di 75 bps o superiore e ha affermato che i tassi potrebbero superare la fascia neutrale del 2%-3% per un certo periodo.

Il vice governatore della BoC, Paul Beaudry, ha messo in guardia da un'inflazione "galoppante" e i mercati prezzano un terzo aumento consecutivo di 50 bps senza precedenti a luglio.

4) BRETAGNA

La Banca d'Inghilterra (BoE) ha aumentato i tassi d'interesse di 25 bps il 16 giugno, il suo quinto rialzo da dicembre, portando i tassi all'1,25% - il massimo da gennaio 2009.

Considerando che vede l'inflazione del Regno Unito dirigersi oltre l'11%, potrebbe essere necessario mantenere la promessa di agire "con forza" se necessario.

5) NORVEGIA

La Norvegia, la prima grande economia sviluppata a dare il via ad un ciclo di rialzo dei tassi lo scorso anno, ha aumentato i tassi di 50 punti base il 23 giugno, portandoli all'1,25%, il più grande rialzo singolo dal 2002.

La Norges Bank prevede di aumentare i tassi di 25 punti base in ognuna delle quattro riunioni politiche rimanenti nel 2022, sebbene siano possibili anche incrementi maggiori, ha dichiarato il Governatore Ida Wolden Bache.

6) AUSTRALIA

Con l'economia in forte ripresa e l'inflazione ai massimi da 20 anni del 5,1%, la Reserve Bank of Australia (RBA) ha aumentato i tassi a sorpresa di 50 punti base il 6 giugno. Si è trattato della seconda mossa consecutiva della RBA, dopo aver insistito per mesi sul fatto che l'inasprimento della politica era ben lontano.

I mercati monetari prevedono un altro aumento di 50 punti base a luglio.

7) SVEZIA

Un altro arrivo tardivo nella battaglia dell'inflazione, la Riksbank svedese ha effettuato un aumento del tasso di interesse di mezzo punto percentuale il 30 giugno, portandolo allo 0,75%.

La mossa è stata la più grande della Svezia in oltre 20 anni.

Fino a febbraio, la Riksbank aveva previsto una politica invariata fino al 2024, ma il governatore Stefan Ingves ora si aspetta che i tassi raggiungano il 2% all'inizio del 2023 e ha dichiarato che sono possibili movimenti di 75 punti base.

8) ZONA EURO

Con l'inflazione della zona euro che ha raggiunto l'8,6% a giugno, la Banca Centrale Europea (BCE) aumenterà i tassi di interesse di 25 punti base il 21 luglio per la prima volta dal 2011 e di nuovo a settembre. La banca sta anche accelerando il lavoro su uno strumento per contenere la frammentazione del mercato obbligazionario all'interno del blocco. Dal 1° luglio, inoltre, utilizzerà i proventi delle obbligazioni tedesche, francesi e olandesi in scadenza per acquistare il debito dei mercati più deboli, come quello italiano.

9) SVIZZERA

Il 16 giugno, la Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha inaspettatamente aumentato il suo tasso di interesse del -0,75%, il più basso al mondo, di 50 punti base, facendo impennare il franco.

La recente debolezza del franco ha contribuito a spingere l'inflazione svizzera verso i massimi di 14 anni e il governatore della BNS Thomas Jordan ha dichiarato di non vedere più il franco come altamente valutato. Questo ha aperto la porta a scommesse su ulteriori rialzi dei tassi; una mossa di 100 punti base è ora prevista per settembre.

10) GIAPPONE

Rimane il Giappone come colomba in attesa.

Il 18 giugno, ha mantenuto i tassi d'interesse ultra bassi e ha giurato di difendere il suo tetto ai rendimenti obbligazionari con acquisti illimitati di obbligazioni. I rendimenti a 10 anni sono mantenuti in una fascia compresa tra lo 0% e lo 0,25%.

Il capo della BoJ Haruhiko Kuroda ha sottolineato l'impegno a mantenere lo stimolo, anche se, in un cenno alla debolezza dello yen, Kuroda ha definito "indesiderabile" il suo rapido declino ai minimi di 24 anni, in quanto ha aumentato l'incertezza.

I fondi speculativi, nel frattempo, scommettono che la BoJ non potrà mantenere un'enorme quantità di acquisti di obbligazioni per sempre. La BoJ potrebbe anche subire pressioni politiche, dato che l'inflazione potrebbe superare l'obiettivo del 2% per il secondo mese consecutivo e le elezioni incombono a luglio.