D-Orbit sta cercando di distinguersi nel settore spaziale in rapida crescita, fornendo una tecnologia che aiuta a consegnare i satelliti nelle orbite previste, dopo che aziende come SpaceX di Elon Musk hanno completato i lanci dei razzi.
La startup non ha rivelato la sua valutazione dopo la raccolta di fondi, ma è stata valutata più di 1,28 miliardi di dollari nel gennaio 2022 in una fusione in bianco che è stata poi scartata.
Al round hanno partecipato investitori esistenti come Seraphim Space Investment Trust, United Ventures, Indaco Venture Partners e Primo Ventures. D-Orbit si aspetta il sostegno di altri investitori nella prima metà di quest'anno.
Il finanziamento fa seguito alla crescita a tre cifre del fatturato annuale dal 2021, con oltre 60 milioni di euro di contratti con governi e agenzie spaziali.
D-Orbit, che ha clienti come l'Agenzia Spaziale Europea, Planet Labs e la University of Southern California, fa volare il suo vettore satellitare ION su diverse orbite per consegnare i satelliti dei clienti alle loro destinazioni precise.
Offre anche una serie di altri servizi, tra cui lo smaltimento dei detriti spaziali, il rifornimento dei satelliti e il cloud computing spaziale.
Negli ultimi anni, l'industria spaziale ha suscitato un forte interesse da parte degli investitori che sono alla ricerca della prossima SpaceX e di Blue Origin, di proprietà di Jeff Bezos.
Dopo un forte crollo negli ultimi due anni, lo slancio degli investimenti nelle startup spaziali è aumentato grazie alla forte spesa governativa. Gli investitori si aspettano che quest'anno ci siano più acquisizioni e aziende che si quoteranno in borsa.
(1 dollaro = 0,9143 euro) (Servizio di Akash Sriram a Bengaluru; Redazione di Shilpi Majumdar)