AMSTERDAM (Reuters) - Il gruppo chimico belga Solvay ha annunciato un piano per ridurre i rifiuti industriali scaricati in mare dal proprio impianto di produzione di carbonato di sodio a Rosignano, in Toscana, sulla scia delle pressioni degli ambientalisti e del fondo attivista Bluebell Capital Partners. 

Solvay, che in precedenza aveva respinto le preoccupazioni legate alla nocività dei rifiuti, ora intende investire circa 15 milioni di euro per ridurre lo scarico di residui calcarei in mare, ha affermato il gruppo in un comunicato.

Ciò contribuirà a ridurre il volume massimo di scarichi in mare del 20%, rispetto a quanto attualmente consentito dalle autorità di regolamentazione entro il 2030. Entro il 2040, il volume scenderà al 40% al di sotto di quanto stabilito a norma di legge.

Attualmente Solvay scarica 250.000 tonnellate di rifiuti all'anno in mare, una pratica che ha trasformato la costa vicino a Rosignano, un tratto che è stato soprannominato Spiagge Bianche.

Il gruppo ha detto che investirà anche in una nuova tecnologia per la produzione di carbonato di sodio che potrebbe eliminare tutti i residui calcarei e dimezzare le emissioni di Co2 risultanti dalla lavorazione entro il 2050. L' azienda non ha fornito dettagli sui nuovi processi.

Le pratiche di Solvay sulla spiaggia toscana - un impianto in funzione da oltre un secolo - hanno attirato l'attenzione degli ambientalisti, del fondo attivista Bluebell e dell'inviato speciale delle Nazioni Unite sulle sostanze tossiche e i diritti umani. 

Secondo un rapporto del 2020 dell'Agenzia per la protezione ambientale della Toscana, il mercurio proveniente dall'impianto ha contaminato il fondale marino, mentre un rapporto del 2017 dell'Istituto per l'ambiente marino costiero sostiene che il materiale scaricato minacci alcune specie di alghe.

"Questo è un grande risultato per l'ambiente e dimostra l'impatto che si può ottenere con l'impegno", ha detto Giuseppe Bivona, cofondatore di Bluebell, che ha accettato di mettere fine alla campagna per spingere l'azienda al cambiamento.

Bluebell, che possiede un'azione della società, l'anno scorso aveva esortato Solvay a sostituire il Ceo Ilham Kadri, affermando che non era riuscita a fermare lo scarico dei residui di calcare in mare e che era in "totale negazione" dell'impatto ambientale e sociale. 

Bluebell si rivolge alle aziende che non rispettano gli standard ambientali, sociali e di governance (Esg) come parte del proprio impegno Esg.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Sabina Suzzi)