L'indice Nikkei ha chiuso in calo dello 0,87% a 22.587,01, dopo aver toccato ieri i massimi di un mese.

Il più ampio indice Topix ha perso lo 0,5% a 1.565,15, dopo aver guadagnato il 2,46% nella sessione precedente.

Tutti i 33 settori della borsa di Tokyo, tranne sette, scambiano in ribasso, in particolare il settore della pesca e delle attività forestali, il settore aereo e quello dei trasporti terrestri.

Calano i produttori di semiconduttori in seguito alla contrazione del 2,13% sull'indice Nasdaq, zavorrato da Amazon, Microsoft e altri giganti tech statunitensi.

Wall Street è scivolata dopo i recenti rally a causa dell'imposizione di nuove misure di contenimento in California e delle crescenti tensioni tra Cina e Usa, provocando un sell-off.

Advantest cede il 2,43%, Screen Holdings perde il 2,41% e Tokyo Electron scivola dell'1,45%.

Perdono terreno anche altre aziende nel settore tech, come Fujitsu e Fanuc, rispettivamente in ribasso dello 0,3% e dello 0,69%.

Sony perde l'1,98% dopo aver toccato ieri i suoi massimi dal 2001.

Softbank Group cede l'1,36% su indiscrezioni stampa del Wall Street Journal, secondo le quali il gruppo sta esplorando diverse possibilità, tra cui anche la vendita, parziale o totale, del produttore di chip britannico Arm Holdings.

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