L'operazione annunciata l'anno scorso è la più grande di sempre di Cisco e mira a potenziare la sua attività di software in un contesto di boom dell'intelligenza artificiale, contribuendo al contempo a compensare un rallentamento della domanda post-pandemia.

"La Commissione ha concluso che la transazione notificata non solleva problemi di concorrenza, dato il suo impatto limitato sulla concorrenza nei mercati in cui le aziende sono attive, in quanto esiste un numero sufficiente di operatori alternativi", ha dichiarato la Commissione Europea in un comunicato.

L'autorità di controllo della concorrenza dell'UE ha anche affermato che l'entità risultante dalla fusione non avrà la capacità di escludere i rivali.

Reuters ha riferito il 5 marzo che l'accordo sarebbe stato autorizzato senza condizioni dall'autorità di controllo della concorrenza dell'UE.