MILANO (MF-DJ)--"Questo è il miglior risultato possibile di una fruttuosa collaborazione tra pubblico e privato. Lo stabilimento R3 è l'esempio di ciò che un'efficace collaborazione tra il settore pubblico e l'imprenditoria privata può portare all'Italia e all'Europa - sia in termini di economia che di sviluppo sociale. E a questo riguardo vorrei esprimere il mio profondo ringraziamento al Governo italiano. È stato uno sforzo di collaborazione comune di enorme portata".

Lo ha affermato il President e Ceo di Stm, Jean-Marc Chery, aggiungendo che "ST, in collaborazione con il Governo italiano, le istituzioni europee e 34 fornitori e partner in tutta Europa, si è impegnata a investire oltre 2 mld usd tra il 2018 e il 2023/2025 per creare ad Agrate questo impianto di semiconduttori a 300 mm allo stato dell'arte. È un investimento che riguarda le tecnologie di processo, l'infrastruttura di produzione e naturalmente le persone. Tra oggi e il momento in cui l'impianto opererà a pieno regime creeremo da 500 a 700 posti di lavoro qualificati. Posti che seguono quelli creati con le considerevoli opere messe in atto per costruire questa fabbrica straordinaria".

"Questo investimento", ha proseguito Chery, "è molto importante anche su scala europea. Contribuirà in misura significativa all'ecosistema europeo delle tecnologie di potenza perché, al di là dello stabilimento in sé, coinvolgerà un vasto insieme di partner e fornitori di tecnologie, collaborazioni con il mondo accademico e organizzazioni di ricerca private: un robusto ecosistema che sarà vantaggioso per tutti, con un approccio 'win-win'. Questo impulso dato all'ecosistema delle tecnologie di potenza in Italia e in Europa sta creando dimensioni di scala superiori, più know-how e più posti di lavoro e sta al contempo rafforzando, insieme ad altri ecosistemi fondamentali come quelli esistenti in Francia, la leadership collettiva del nostro continente nel mondo".

"Su scala europea", ha spiegato il top manager, "il modello degli IPCEI, gli importanti progetti di comune interesse europeo, si è dimostrato uno strumento efficace per sostenere la fase pilota di questo investimento, con l'Italia che ha aggiunto il proprio supporto a quello europeo a sostegno delle attività di R&S collaborative e dei lavori preparatori intrapresi insieme ai nostri partner. Oggi abbiamo nuove e maggiori opportunità, grazie all'ampio dialogo in atto a livello europeo e dei singoli Stati membri riguardo ai piani di ripresa economica e di crescita futura basati sulla digitalizzazione".

"In primo luogo, mentre l'attuale modello degli IPCEI copre le attività di ricerca e sviluppo e quelle di prima applicazione industriale, sarebbe opportuno estenderlo anche alle attività di produzione in volumi. Questo sarebbe fondamentale per il settore della microelettronica in Europa, non solo per ST. In secondo luogo, il lavoro attualmente in corso per identificare, supportare e sviluppare catene del valore strategiche per l'Europa rappresenta un passaggio cruciale e dovrebbe essere ulteriormente rafforzato. Questi due punti rientrano in un insieme di misure più ampio la cui attuazione sarà essenziale per mantenere importanti competenze a livello di ricerca, tecnologia e produzione in Italia e in Europa", ha concluso Chery.

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June 14, 2021 10:03 ET (14:03 GMT)