ZURIGO (awp/ats) - Actares, associazione di azionisti per un'economia sostenibile, ritiene che Swiss Re abbia il dovere di essere più incisiva nel limitare le remunerazioni dei manager. Il secondo gruppo riassicurativo al mondo dovrebbe assumersi le proprie responsabilità in tal senso visto il suo ruolo di "decano" della piazza finanziaria.

In un comunicato diramato oggi, Actares spende anche parole positive per Swiss Re, che terrà tra l'altro domani la propria assemblea generale. In particolare, applaude gli obiettivi climatici raggiunti e la maggiore percentuale di donne nel consiglio d'amministrazione (cda).

Tuttavia, secondo l'organizzazione, la società, pur non facendo parte dei colpevoli peggiori, "oltrepassa nettamente i limiti accettabili" in materia di retribuzione dei dirigenti. Actares spera dunque che Swiss Re dia il buon esempio, tornando alle paghe ragionevoli che venivano versate in passato.

Actares chiede inoltre a Sergio Ermotti, che ha recentemente abbandonato la carica di presidente del cda di Swiss Re per tornare a guidare UBS, di avere "mano ferma" nell'integrare Credit Suisse in quello che si appresta a diventare un colosso bancario. Il ticinese, che era entrato nell'organo di sorveglianza del gruppo riassicurativo due anni fa, aveva incassato nel 2021 compensi per 3,8 milioni di franchi.