BERNAU (dpa-AFX) - Il giudice veterano del tribunale minorile Andreas Müller vede la prevista legge sul rilascio della cannabis come un primo passo nella giusta direzione verso la depenalizzazione dei consumatori. Tuttavia, chiede anche dei miglioramenti. "Mi manca un concetto generale, cioè, come originariamente previsto, la distribuzione controllata di cannabis in negozi appropriati". La nuova legge è frammentaria e non completamente pensata, ha detto Müller all'Agenzia di Stampa Tedesca. L'avvocato si batte da decenni per la legalizzazione della cannabis.

La coltivazione domestica e il possesso di certe quantità di droga saranno consentiti agli adulti a partire dal 1° aprile. I club per la coltivazione in comune saranno possibili dal 1° luglio. La legge sarà approvata dal Bundestag nella settimana che inizia il 19 febbraio.

Per il 62enne, la legalizzazione riguarda soprattutto la libertà e i diritti di uguaglianza per gli adulti. "Stiamo decriminalizzando perché vogliamo riportare i diritti civili". Secondo Müller, la legge limiterà anche il mercato nero. Perché se in futuro le persone potessero coltivare da sole, non avrebbero bisogno di ricorrere a terzi.

Il giudice mette in guardia dagli allarmismi

Alla luce delle voci critiche sulla legalizzazione della droga, in particolare dal mondo della politica, Müller chiede un approccio onesto alla questione. "Quello che vedo al momento è un allarmismo permanente con argomenti obsoleti, senza una comprensione scientifica dello stupefacente cannabis". I politici dovrebbero garantire che i giovani siano protetti piuttosto che criminalizzati. "Non si tratta di proibizione, ma di prevenzione. E spetta ai genitori, non ai giudici dei tribunali minorili", ha sottolineato. La sua conclusione: "Sì, ci sarà un consumo problematico, ma con una buona prevenzione, meno giovani fumeranno erba e avranno meno problemi. I giovani che diventano effettivamente dipendenti saranno in grado di riprendersi meglio dal punto di vista medico e psicosociale".

Sollievo per i tribunali

Il giudice ritiene inoltre che la nuova legge alleggerirà il carico dei tribunali, anche se non immediatamente. Secondo il giudice, circa il sei per cento di tutti i casi sono reati legati alla droga. Grazie alla nuova legge penale, molti casi potrebbero essere archiviati e la polizia non dovrebbe più indagare continuamente su reati minori, aprire fascicoli e inviarli alla procura: la burocrazia verrebbe eliminata./na/DP/mis