GINEVRA (awp/ats) - Temenos vuole fare piena luce sulle accuse di cattive pratiche contabili mosse da Hindenburg Research, società americana specializzata nelle vendite allo scoperto.

L'impresa ginevrina che opera a livello mondiale nel campo dei programmi informatici per le banche ha annunciato oggi la creazione di un comitato d'inchiesta, che sarà assistito da tre società di consulenza esterne: le statunitensi Alvarez & Marsal e Sullivan & Cromwell, nonché la Svizzera Schellenberg Wittmer.

"È nostro dovere fiduciario condurre un esame approfondito e solido di tutte le denunce sollevate: per questo motivo abbiamo incaricato terze parti indipendenti di assisterci", afferma Thibault de Tersant, presidente del consiglio di amministrazione e del comitato speciale testé creato.

Alla fine di gennaio, prima della presentazione dei dati annuali di Temenos, Hindenburg Research aveva diffuso i risultati di un'indagine di quattro mesi che aveva comportato colloqui con 25 ex dipendenti e dirigenti e che, secondo la società americana, ha portato alla luce prove di irregolarità dei conti, profitti manipolati e pratiche per mascherare la significativa insoddisfazione dei clienti. Il consiglio di amministrazione di Temenos ha respinto in maniera totale le accuse, parlando di imprecisioni fattuali ed errori analitici, oltre che di accuse false e fuorvianti.

Fondata nel 1993 a Ginevra, Temenos si definisce uno dei leader mondiali del suo settore, con 3000 clienti. I software dell'impresa sbarcata in borsa nel 2001 sono attivi nei due terzi delle principali 1000 banche mondiali: 1,2 miliardi di persone effettuano le loro operazioni bancarie attraverso programmi Temenos, vale a dire il 30% della popolazione mondiale con accesso ad istituti di credito.

L'espansione dell'azienda si è riflessa anche nel corso dell'azione, che sin verso la fine del 2015 non aveva mai superato i 40 franchi. Da allora è partita una progressione che ha portato il titolo sino a un massimo di 184 franchi nel 2019. Da allora è però iniziata una fase tendenzialmente calante. Nel 2024 il valore ha perso il 18% e venerdì scorso - ultimo dato disponibile prima dell'apertura odierna della borsa - veniva scambiato a 64 franchi.