Il consolidamento graduale è la dinamica caratterizza questo settore da decenni: le piccole aziende sono scomparse o sono state assorbite, quelle di medie dimensioni sono fallite e quelle più grandi, che sono sopravvissute, lo devono solo alle molte ristrutturazioni.

In ogni caso, i risultati economici del settore sono stati pessimi. Volatile, ipercompetitivo e ultra-capitalistico, il settore ha generato solo rendimenti modesti per gli investitori, persino per gli azionisti di TGS, che è onsiderato l'operatore meglio gestito tra tutti.

Ma l'azienda norvegese potrebbe scrivere un nuovo capitolo della sua storia. Ha approfittato del difficile clima economico acquistando il database multicliente di ION Geophysical, per poi fondersi con la connazionale PGS. PGS, che gode di una solida reputazione per la qualità dei suoi servizi, stava lottando con livelli di debito insostenibili. 

Grazie a un accordo azionario che dovrebbe essere finalizzato nelle prossime settimane, la nuova società sarà per due terzi di proprietà degli azionisti di TGS.Disporrà di un database senza rivali, se non quasi monopolistico.

Sulla carta, l'accordo ha una sua logica. Ma il mercato lo accoglie lo stesso con molte riserve. Insieme, TGS e PGS rappresentano una capitalizzazione di mercato di circa 2 miliardi di dollari, con un free cash flow che dovrebbe raggiungere - a parità di altre condizioni - una media di 300 milioni di dollari all'anno.