TotalEnergies ha condannato fermamente in diverse occasioni gli abusi e le violazioni dei diritti umani in corso, dopo il colpo di stato del 1° febbraio 2021 in Myanmar. Da allora, le decisioni dell'azienda sono state guidate da principi chiari: fermare tutti i progetti in corso, ma continuare a produrre gas dal giacimento di Yadana, essenziale per fornire elettricità alla popolazione locale birmana e thailandese, proteggere i dipendenti dal rischio di procedimenti penali o di lavoro forzato e, nella misura in cui è materialmente e legalmente possibile, limitare i flussi finanziari ricevuti dalla compagnia petrolifera nazionale MOGE. Nonostante le azioni intraprese, TotalEnergies non è stata in grado di soddisfare le aspettative di molti stakeholder (azionisti, organizzazioni internazionali e della società civile birmana), che chiedono di fermare le entrate che vanno allo Stato birmano attraverso la società statale MOGE dalla produzione del campo di Yadana. In realtà, questo è materialmente impossibile per TotalEnergies, poiché la maggior parte dei pagamenti per la vendita del gas sono effettuati direttamente dalla società thailandese PTT, l'acquirente del gas esportato. TotalEnergies si è anche rivolta alle autorità francesi per prendere in considerazione la possibilità di mettere in atto delle sanzioni mirate che confinino tutti i flussi finanziari dei vari partner su conti di garanzia senza interrompere la produzione di gas. TotalEnergies non ha individuato alcun mezzo per farlo. Se la Società ritiene che la sua presenza in un paese le permetta di promuovere i suoi valori, anche al di fuori della sua sfera di attività diretta, la situazione, in termini di diritti umani e più in generale di stato di diritto, che hanno continuato a peggiorare in Myanmar dopo il colpo di stato del febbraio 2021, ha portato a rivalutare la situazione e non permette più a TotalEnergies di dare un contributo sufficientemente positivo nel paese. Di conseguenza, TotalEnergies ha deciso di avviare il processo contrattuale di ritiro dal campo di Yadana e da MGTC in Myanmar, sia come operatore che come azionista, senza alcuna compensazione finanziaria per TotalEnergies. Questo ritiro è stato notificato ai partner di TotalEnergies a Yadana e MGTC e sarà effettivo al più tardi alla scadenza del periodo contrattuale di 6 mesi. Gli accordi prevedono anche che, in caso di recesso, gli interessi di TotalEnergies saranno ripartiti tra gli attuali partner, a meno che questi non si oppongano a tale ripartizione, e che il ruolo di operatore sarà assunto da uno dei partner. Durante questo periodo di preavviso, TotalEnergies continuerà ad agire come operatore responsabile per garantire la continuità delle forniture di gas a beneficio della popolazione. TotalEnergies ha indicato ai suoi partner la sua disponibilità a facilitare la transizione verso il nuovo operatore e a facilitare il trasferimento del personale che lo desideri.