I giudici stanno valutando l'appello di Halkbank contro la sentenza di un tribunale di grado inferiore a favore del Governo degli Stati Uniti, che ha permesso di procedere con l'accusa della banca. Il caso mette alla prova la tesi di Halkbank, secondo la quale è al riparo dall'azione penale perché, in quanto entità posseduta a maggioranza dal Governo turco, gode dell'immunità sovrana.

La banca ha affermato che il suo punto di vista è sostenuto da una legge statunitense del 1976 chiamata Foreign Sovereign Immunities Act (FSIA) che limita la giurisdizione dei tribunali americani sulle cause contro i Paesi stranieri. L'amministrazione del Presidente Joe Biden sostiene che la legge non si applica ai procedimenti penali e, anche se fosse così, le azioni della banca rientrano nell'eccezione all'immunità sovrana prevista dalla legge per i comportamenti scorretti che riguardano le attività commerciali.

Il caso di Halkbank ha complicato le relazioni tra Stati Uniti e Turchia, con il Presidente turco Tayyip Erdogan che ha definito le accuse americane del 2019 contro la banca un passo "illegale e brutto".

I procuratori hanno accusato Halkbank di convertire i proventi del petrolio in oro e poi in contanti per favorire gli interessi iraniani, e di documentare false spedizioni di cibo per giustificare i trasferimenti dei proventi del petrolio. Hanno anche detto che Halkbank ha aiutato l'Iran a trasferire segretamente 20 miliardi di dollari di fondi riservati, con almeno 1 miliardo di dollari riciclati attraverso il sistema finanziario statunitense.

Halkbank si è dichiarata non colpevole delle accuse di frode bancaria, riciclaggio di denaro e cospirazione per il suo presunto utilizzo di servitori di denaro e società di facciata in Iran, Turchia ed Emirati Arabi Uniti per eludere le sanzioni.

La Corte d'Appello del 2° Circuito degli Stati Uniti, con sede a Manhattan, nel 2021, si è pronunciata contro Halkbank, concludendo che anche se la FSIA protegge la banca, la condotta per cui è stata accusata rientra nell'eccezione dell'attività commerciale.

Osservando che il diritto internazionale proibisce a un Paese di perseguire un altro Paese nei propri tribunali, Halkbank ha dichiarato alla Corte Suprema in un deposito che, fino alle decisioni in questo caso, "nessun tribunale aveva autorizzato il processo penale di un sovrano straniero o dei suoi strumenti".

Il Dipartimento di Giustizia non è d'accordo, definendo le affermazioni di Halkbank senza precedenti.

"I procedimenti federali contro i funzionari stranieri risalgono all'epoca della Fondazione", ha dichiarato il Governo in un documento, aggiungendo che, con l'espansione delle attività delle entità commerciali di proprietà di un governo straniero nel 20° secolo, anch'esse non sono state esentate", ha affermato il Dipartimento in un documento.