B.Mps : Unicredit ha rinunciato perché serviva aumento 8,3 mld (stampa)
19 maggio 2022 alle 08:09
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ROMA (MF-DJ)--Unicredit ha rinunciato a comprare B.Mps perché, per sistemare i conti, sarebbe servito un aumento di capitale da 8,3 mld.
E' quanto sarebbe scritto in un documento classificato come "Strettamente riservato e confidenziale", intitolato con apprezzabile understatement "Materiali per la discussione" e consegnato alla fine di ottobre da Unicredit al Mef, rivelato da Verità&Affari.
Si tratta, spiega il giornale, di sei pagine fitte di numeri e osservazioni su quel che resta di Rocca Salimbeni, dalle quali si ricava, dopo una scrupolosa riclassificazione di crediti, immobili e rischi vari, che al Monte dei Paschi sarebbero serviti 8,3 miliardi di capitale in più per finire nelle braccia di Unicredit senza peggiorarne la solidità. I costi d'integrazione sarebbero stati di almeno 4 miliardi e le rettifiche sui crediti concessi, nonostante oltre dieci anni di "pulizia di bilancio", ammontavano ad altri 2 miliardi.
UniCredit S.p.A. figura tra i primi gruppi bancari europei. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- banca d'affari, investimento, finanziamento e merchant bank (53,7%): leasing, factoring, realizzazione di operazioni su titoli, interventi sui mercati dei tassi, dei cambi, azionari e di prodotti derivati, brokeraggio, ecc.;
- banca al dettaglio (46,3%).
A fine 2022 il gruppo gestisce 511,9 Mld EUR di depositi e 524,9 Mld EUR di crediti.
La commercializzazione dei prodotti e servizi è garantita da una rete di 3.175 agenzie localizzate principalmente in Italia (2.986).
La ripartizione geografica dei ricavi (prima delle elisioni infragruppo) è la seguente: Italia (43,5%), Germania (24,3%), Europa centrale (16,6%), Est Europa (9,6%) e Russia (6%).