Gli investimenti tecnologici delle banche italiane più grandi sono in ritardo rispetto a quelli dei loro colleghi europei, ha dichiarato venerdì la banca centrale, esortando gli istituti di credito ad aumentare la spesa per sostenere l'innovazione nella loro offerta di servizi finanziari.

Le banche italiane hanno quadruplicato i loro investimenti in tecnologia innovativa dal 2017, ma rimangono limitati, ha detto il Governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta nel testo di un discorso alla presentazione della relazione annuale della banca centrale.

"Devono crescere: sarebbe un grave errore continuare a rimanere indietro in questo settore", ha detto Panetta.

Le banche con una presenza digitale più forte sono in grado di diversificare meglio i ricavi e di guadagnare quote di mercato nei prestiti, ha aggiunto.

La più grande banca italiana, Intesa Sanpaolo, punta a spendere 5 miliardi di euro (5,4 miliardi di dollari) in tecnologia nel 2022-2025, con il passaggio a un sistema informatico di core banking basato sul cloud, che ha testato con successo in una nuova banca digitale.

La banca numero 2 in Italia, UniCredit, che un decennio fa ha esternalizzato la sua infrastruttura IT, punta ad una spesa tecnologica di 2,8 miliardi di euro nel 2022-2024.

Nel 2019, la più grande banca spagnola, Banco Santander, ha dichiarato che avrebbe investito circa 20 miliardi di euro in digitale e tecnologia.

La Banca d'Italia ha intensificato il monitoraggio dei contratti di outsourcing IT, anche attraverso ispezioni in loco, ha detto Panetta, aggiungendo che lo scorso anno c'è stato un forte aumento degli incidenti informatici gravi segnalati dalle istituzioni finanziarie.

"Il settore finanziario è un bersaglio interessante, data la sua dipendenza dai dati e dalle procedure digitali", ha detto, sottolineando che le tensioni geopolitiche e le azioni degli Stati nazionali aumentano i rischi informatici.

La tecnologia è anche la chiave per ottenere risparmi sui costi e ridurre le spese di servizio per i clienti, ha osservato la Banca d'Italia, con il costo dei conti online che è in media il 60% del costo dei conti tradizionali.

Tuttavia, le banche devono anche utilizzare la tecnologia per migliorare la qualità dei loro servizi e offrire prodotti migliori, in modo da migliorare la loro reputazione e le loro relazioni con i clienti, "che sono i loro beni più preziosi", ha detto Panetta.

(1 dollaro = 0,9242 euro) (Servizio di Valentina Za e Giuseppe Fonte, redazione di Gavin Jones)