MILANO (MF-DJ)--"Noi a partire dal 2016 abbiamo cominciato ad offrire l'investimento in economica reale quindi in private asset, utilizzando lo strumento dell'Eltif - acronimo per fondo di investimento europeo a lungo termine - dedicato al risparmiatore non professionale. Il motivo per cui consiglio di iniziare a investire nell'economia reale è che siamo in un contesto di tassi reali negativi, dove l'inflazione è più elevata del rendimento obbligazionario, e quindi in un contesto in cui l'inflazione è destinata a rimanere più elevata rispetto al decennio precedente alla pandemia, l'unica forma di protezione dei propri risparmi è investire nell'economia reale, e lo si può fare solo investendo in private asset. L'altro aspetto di questi investimenti a lungo termine è di evitare l'emotività, che molto spesso porta l'investitore a vendere quando i mercati scendono e comprare quando i mercati sono già saliti troppo".
Lo ha detto Manuela D'Onofrio, Head of Group Investment Strategy di Unicredit, intervistato da Class Cnbc, nel corso del Salone del Risparmio 2022.
UniCredit S.p.A. figura tra i primi gruppi bancari europei. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- banca d'affari, investimento, finanziamento e merchant bank (53,7%): leasing, factoring, realizzazione di operazioni su titoli, interventi sui mercati dei tassi, dei cambi, azionari e di prodotti derivati, brokeraggio, ecc.;
- banca al dettaglio (46,3%).
A fine 2022 il gruppo gestisce 511,9 Mld EUR di depositi e 524,9 Mld EUR di crediti.
La commercializzazione dei prodotti e servizi è garantita da una rete di 3.175 agenzie localizzate principalmente in Italia (2.986).
La ripartizione geografica dei ricavi (prima delle elisioni infragruppo) è la seguente: Italia (43,5%), Germania (24,3%), Europa centrale (16,6%), Est Europa (9,6%) e Russia (6%).