MILANO (MF-DJ)--Unicredit ha una posizione solida e remunererà la fiducia accordatagli dagli azionisti.

Ad assicurarlo è il presidente di Unicredit, Pier Carlo Padoan, intervistato da Class Cnbc nell'ambito del The World Economic Forum in

corso a Davos.

"Condividiamo" gli appelli della Bce sulla prudenza rispetto alla distribuzione di dividendi "e abbiamo coscienza del fatto che la posizione di capitale di Unicredit sia solida e che lo sia a tal punto da permettere di remunerare la fiducia degli shareholder in modo adeguato. Siamo in linea con le indicazioni del regolatore", ha spiegato l'economista interpellato sul tema.

Al 30 settembre 2022, i coefficienti di capitale di Unicredit su base consolidata erano i seguenti: 15,41% Cet 1 ratio, fully loaded; 16,04% Cet 1 ratio, transitional; 17,94% Tier 1 ratio, transitional; 20,76 % Total Capital ratio, transitional.

A seguito delle indiscrezioni di stampa in merito al Supervisory Review and Evaluation Process (Srep) del 2022 e al requisito patrimoniale Pillar 2 Capital Requirement (P2R) la banca di Piazza Gae Aulenti ha dichiarato di non vedere alcun impatto sulla distribuzione delle cedole. La generazione organica di capitale consolidato ha toccato il record di 158 pb, pari a circa 5 miliardi di euro escludendo la Russia, e l'utile netto di gruppo ha raggiunto il record di 4 miliardi di euro, escludendo la Russia.

Padoan dal suo osservatorio privilegiato di una delle maggiori banche europee vede "segnali positivi da famiglie e imprese italiane

che sono in grado di reagire alla crisi sia lato consumi sia lato

investimenti. Il potenziale produttivo e innovativo italiano è molto più

grande di quello che pensiamo".

Inoltre, secondo l'economista, le banche centrali sono sulla strada giusta per arginare l'inflazione. "Le banche centrali hanno preso la strada del rientro dell'inflazione, che sta cominciando a dare i suoi frutti. Farle rientrare ora significherebbe sprecare risorse: servono vari trimestri perchè l'azione si traduca in un cambiamento dei prezzi", ha spiegato. "Il rialzo dei tassi sulla nostra economia e in generale su quella degli altri Stati Ue è evidente ma è il prezzo da pagare" per non aver agito in modo preventivo. "E in questo, se vogliamo, le banche centrali hanno una colpa".

cce

MF-DJ NEWS

1715:11 gen 2023


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January 17, 2023 09:12 ET (14:12 GMT)