UniCredit : eroga 1 mld concesso da Cdp a oltre 21.000 imprese settori colpiti da Covid
06 aprile 2021 alle 14:37
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MILANO (Reuters) - UniCredit ha erogato finanziamenti per 1 miliardo di euro a pmi e mid-cap operanti in settori particolarmente colpiti dal Covid-19 nell'ambito di un accordo sottoscritto a luglio con Cassa Depositi e Prestiti (Cdp).
Cdp e UniCredit hanno sottoscritto un accordo a luglio per un finanziamento alla banca da 1 miliardo di euro tramite la sottoscrizione di un bond senior unsecured che l'istituto avrebbe poi impiegato integralmente per nuovi finanziamenti alle piccole e medie imprese colpite dall'emergenza coronavirus.
A soli otto mesi dalla firma UniCredit ha finanziato più di 21.000 tra pmi e mid-cap operanti nei settori del turismo, dei beni di consumo e della meccanica, con un taglio medio dei finanziamenti di 50.000 euro, dice una nota.
Nel dettaglio, 500 milioni di euro sono andati ad aziende operanti nei settori dei beni di consumo e nel commercio; 180 milioni di euro sono stati impiegati a favore di imprese della ristorazione, intrattenimento e turismo; il resto ha supportato imprese della manifattura e meccanica industriale.
Quasi 400 milioni del totale sono stati impiegati per finanziare 8.000 imprese del Mezzogiorno, con una maggiore concentrazione in Campania, Puglia e Sicilia.
(Gianluca Semeraro, in redazione a Milano Andrea Mandalà)
UniCredit S.p.A. figura tra i primi gruppi bancari europei. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- banca d'affari, investimento, finanziamento e merchant bank (53,7%): leasing, factoring, realizzazione di operazioni su titoli, interventi sui mercati dei tassi, dei cambi, azionari e di prodotti derivati, brokeraggio, ecc.;
- banca al dettaglio (46,3%).
A fine 2022 il gruppo gestisce 511,9 Mld EUR di depositi e 524,9 Mld EUR di crediti.
La commercializzazione dei prodotti e servizi è garantita da una rete di 3.175 agenzie localizzate principalmente in Italia (2.986).
La ripartizione geografica dei ricavi (prima delle elisioni infragruppo) è la seguente: Italia (43,5%), Germania (24,3%), Europa centrale (16,6%), Est Europa (9,6%) e Russia (6%).