Barclays ha abbassato la sua raccomandazione su Vicat da 'sovrappeso' a 'peso in linea' con un obiettivo di prezzo rettificato da 42 euro a 41 euro, in una nota settoriale sulle società di cemento europee. 'Riteniamo che il miglioramento del potere di determinazione dei prezzi sia destinato a rimanere e che ci sia ancora molto da fare per aumentare i margini con il calo dei costi energetici', giudica il broker a livello settoriale.
I volumi saranno moderati, ma pensiamo che questo sia meno importante rispetto ai cicli precedenti, quando gli operatori sono più razionali e le valutazioni sono interessanti", continua, favorendo Heidelberg Materials e Buzzi. Copyright (c) 2024 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati. Le informazioni e le analisi pubblicate da Cercle Finance sono intese esclusivamente come un aiuto decisionale per gli investitori. Cercle Finance non può essere ritenuta responsabile, direttamente o indirettamente, dell'uso delle informazioni e delle analisi da parte dei lettori. Si consiglia a qualsiasi persona non informata di consultare un consulente professionale prima di investire. Queste informazioni non costituiscono un invito alla vendita o una sollecitazione all'acquisto.
Vicat è specializzata nella produzione e commercializzazione di cemento, granulati per calcestruzzo pronti all'uso. Le vendite nette per famiglia di prodotti si suddividono come segue: - cemento (54,7%): 28,8 Mt venduti nel 2023; - calcestruzzo e aggregati pronti all'uso (37,3%): 10 milioni di m3 di calcestruzzo pronto all'uso e 24,3 Mt di aggregati venduti. Le restanti vendite nette (8%) derivano dal trasporto di materiali e merci in grandi cantieri, dai prodotti prefabbricati in calcestruzzo e dalla fabbricazione di prodotti edili (colle, rivestimenti, ecc.) e carta. Alla fine del 2023, il Gruppo possiede 273 impianti di calcestruzzo, 71 cave di granulato, 16 cementifici e 5 centri di frantumazione in tutto il mondo. Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Francia (30,8%), Europa (10,3%), Americhe (24,9%), Asia (12,5%), Mediterraneo (11,8%) e Africa (9,7%).