Vodafone probabilmente deterrà una quota di minoranza in un'entità combinata con l'unità italiana di Swisscom, Fastweb, nel caso in cui si raggiunga un accordo su un potenziale legame delle loro attività italiane, hanno detto tre persone che hanno familiarità con la questione.

L'amministratore delegato di Vodafone, Margherita Della Valle, ha detto all'inizio di questo mese che il gruppo britannico era in "discussioni attive" in Italia, pochi giorni dopo aver respinto la proposta della rivale Iliad di creare una joint venture 50:50 nel Paese.

Molteplici fonti hanno identificato Fastweb di Swisscom come l'altra parte in causa.

Il potenziale accordo in discussione vedrebbe Vodafone assumere una partecipazione di minoranza nell'entità combinata, che toglierebbe il suo debito dal bilancio di Vodafone, hanno detto le persone, che hanno rifiutato di essere nominate perché i colloqui non sono pubblici e sono in corso.

I portavoce di Vodafone e Swisscom hanno rifiutato di commentare.

Gli operatori in Italia stanno studiando modi per consolidare un mercato alle prese con la contrazione dei ricavi e dei margini, che sta privando gli investitori dei rendimenti sul loro capitale.

Un accordo con Fastweb creerebbe il secondo operatore di rete fissa a banda larga in Italia, con una forte presenza nel pregiato segmento business.

Inoltre, affronterebbe ostacoli normativi inferiori rispetto alla combinazione con Iliad, ma offrirebbe sinergie potenziali inferiori, secondo gli analisti.

Iliad, posseduta in maggioranza dal miliardario francese Xavier Niel, sta continuando a spingere il consolidamento in Europa e lunedì ha presentato un accordo per l'acquisto di una partecipazione del 19,8% nell'operatore di telecomunicazioni svedese Tele2 dalla società di investimenti Kinnevik.

L'Italia è l'ultimo grande mercato che Vodafone vuole sistemare, dopo che l'anno scorso ha deciso di fondersi con Three di Hutchison in Gran Bretagna e di vendere la sua difficile attività spagnola.

Della Valle, tuttavia, ha affermato che l'Italia è un mercato molto diverso dalla Spagna per Vodafone.

A novembre ha dichiarato che Vodafone stava superando i suoi principali concorrenti in Italia grazie al suo forte marchio e alla sua rete, ma si trattava di un mercato molto difficile in cui nessun operatore offriva rendimenti superiori al costo del capitale.

Vodafone probabilmente non includerà nei suoi conti alcuna entità in cui detiene una partecipazione pari o inferiore al 50%, il che toglierebbe il debito della nuova società dai suoi libri contabili ma limiterebbe qualsiasi controllo sui suoi flussi di cassa, il che significa che non potrebbe fare affidamento sulle entrate per finanziare i propri rendimenti azionari.

Vodafone ha già dichiarato che rivedrà la sua allocazione di capitale, compresi i dividendi e qualsiasi riacquisto, dopo il completamento dell'accordo spagnolo, previsto per la prima metà di quest'anno.

Della Valle ha dichiarato agli analisti questo mese che intende comunque aggiornare gli azionisti sulla nuova politica di allocazione del capitale a maggio, indipendentemente dall'esito delle trattative italiane.