MILANO (MF-DJ)--A seguito dell'acquisizione di Astaldi, Webuild prevede di chiudere il 2020 con ricavi per 5,7-6 miliardi di euro e un Ebitda margin al 4-5%.

Il gruppo stima per l'anno in corso un backlog delle costruzioni a 33 miliardi di euro, equivalente a oltre 5 anni di produzione.

Per il 2021, i ricavi sono attesi a 6,5-7,2 miliardi, e la pfn a 0,5-0,3 miliardi mentre nel 2023 dovrebbero attestarsi a 0,3-0,04 miliardi.

Il Cda di Webuild ha preso atto dei dati finanziari pro-forma relativi all'esercizio 2019 e primo semestre 2020, per incorporare gli effetti dell'avvenuta acquisizione del 66,3% del capitale di Astaldi conclusasi lo scorso 5 novembre, come se la stessa fosse avvenuta virtualmente in data 31 dicembre 2019 e 30 giugno 2020. Il board ha inoltre approvato le linee strategiche del Gruppo e le proiezioni economico-finanziarie 2020-2023 post acquisizione di Astaldi relative al core business aggregato, sviluppato tenendo conto dell'attuale contesto macroeconomico connesso all'emergenza sanitaria Covid-19 e che potrà subire variazioni in caso di rilevanti modifiche di detto contesto nonché di conseguenti ulteriori discontinuità e rallentamenti nelle attività del Gruppo.

Gli impatti straordinari della diffusione del Covid-19 e delle misure di sicurezza implementate hanno determinato un rallentamento nella produzione dei cantieri a livello globale che ha inciso sui ricavi del Gruppo. In questo contesto, Webuild è stato in grado di realizzare il 75% delle aspettative iniziali di produzione per l'anno in corso.

La minor produzione ha generato un minor assorbimento dei costi fissi che, unitamente a costi straordinari volti a gestire la pandemia e la sicurezza dei lavoratori, hanno ridotto il margine del Gruppo. Sotto il profilo finanziario, in una situazione d'emergenza che ha dilatato i tempi di incasso dei crediti, Webuild ha continuato a sostenere i propri fornitori. La crisi sanitaria, inoltre, ha avuto riflessi anche sull'assegnazione di nuovi progetti con circa 20 miliardi di iniziative slittate oltre il 2020.

In questo contesto, Webuild è rimasta focalizzata nel raggiungimento degli obiettivi strategici e finanziari prefissati, quali il focus del business su geografie a più basso rischio, quali Italia, Europa, Nord America e Australia - da 58% del backlog nel 2018 a 63% nel 2020; sostegno importante al Sistema Paese, attraverso la costruzione in tempi record del ponte Genova - San Giorgio, il rilancio di progetti infrastrutturali strategici per 3,6 miliardi (Verona-Padova, Statale Jonica, Nodo Ferroviario di Genova), la prosecuzione di progetti strategici anche tramite il supporto alle imprese di costruzione italiane della filiera attraverso garanzie e pagamenti; crescita sostenuta per linee esterne con il consolidamento del settore italiano delle costruzioni tramite l'acquisizione di Astaldi, Cossi Costruzioni e di quote da Condotte nei consorzi COCIV e IRICAV II, per la realizzazione delle linee dell'alta velocità Milano-Genova e Verona-Padova; nessuna cancellazione di contratti per effetto della pandemia; i minori ricavi e margini del 2020 saranno traslati negli anni futuri. Alla data odierna tutti i cantieri sono in esecuzione, sebbene non tutti abbiano ripreso i livelli produttivi antecedenti il diffondersi della pandemia; una posizione finanziaria netta solida e in miglioramento rispetto al primo semestre 2020; il mantenimento di un livello di disponibilità liquide adeguato.

fch

(END) Dow Jones Newswires

November 26, 2020 12:20 ET (17:20 GMT)