La società australiana Zip Co Ltd ha dichiarato che sta valutando un onere di svalutazione sulle sue attività statunitensi ed europee appena acquisite e che sta "deprimendo" un'offerta di criptovaluta, un colpo alle prospettive di crescita del settore, un tempo formidabili.

L'azienda, che ha visto le sue azioni impennarsi durante la frenesia dello shopping online del COVID-19, per poi crollare quest'anno, ha anche dichiarato di uscire da Singapore e di interrompere i prestiti alle imprese a causa di "cambiamenti significativi e rapidi nel contesto macro e di capitale più ampio".

L'aggiornamento riflette il deterioramento delle prospettive per gli operatori BNPL, che hanno visto le valutazioni crollare a causa dell'inflazione che spinge al rialzo i tassi di interesse, comprimendo i consumi. Questo mese, una raccolta di capitali da parte della svedese Klarna l'ha valutata a 6,7 miliardi di dollari, da 46 miliardi di dollari nel 2021.

Per Zip, la seconda più grande BNPL australiana dopo Afterpay di Block Inc, il boom della pandemia ha stimolato diverse acquisizioni, tra cui Quadpay, con sede a New York, che ha valutato l'azienda a 269 milioni di dollari.

Zip ha poi acquistato Spotii, con sede a Dubai, e Twisto, della Repubblica Ceca, per un totale di 160 milioni di dollari australiani (110 milioni di dollari). Aveva intenzione di acquistare la rivale Sezzle, prima di ritirarsi questo mese.

"Riflettendo le attuali condizioni di mercato, la società ha rivisto l'avviamento delle attività di Spotii, Twisto e Quadpay e sta valutando la necessità di effettuare una svalutazione", ha dichiarato la società.

Zip non ha fornito l'entità dell'onere potenziale, ma l'amministratore delegato Larry Diamond ha detto che l'annullamento del buyout di Sezzle avrebbe visto Zip, che deve ancora registrare un profitto, "raggiungere la redditività EBTDA in contanti prima del previsto".

Come molte società finanziarie, Zip aveva pianificato di sfruttare l'esplosione della popolarità del trading di criptovalute con i clienti più giovani, promettendo una piattaforma di trading di asset digitali entro la metà del 2022. Ora questo aspetto è stato "depotenziato", ha dichiarato.

In un aggiornamento commerciale limitato, la società ha dichiarato che i crediti inesigibili netti in Australia, ossia i pagamenti scaduti da oltre 180 giorni, sono cresciuti al 3,82% dei crediti al 30 giugno, dal 3,4% al 31 marzo, un "picco di perdite".

Le azioni Zip sono salite del 4,5%, a fronte di un mercato piatto, ma sono ancora in calo dell'85% da gennaio.

"I rischi di credito rimangono elevati", ha dichiarato Tom Beadle, analista di UBS, in una nota di ricerca, definendo il deposito di Zip sul mercato "un altro aggiornamento commerciale pesante sui dettagli della linea superiore, senza le metriche di redditività significative di cui abbiamo bisogno per valutare i progressi di Zip".

(1 dollaro = 1,4501 dollari australiani) (Relazione di Byron Kaye; Redazione di Jacqueline Wong e Stephen Coates)