I dati statunitensi di ieri hanno mostrato una decelerazione del Cpi molto più rapida del previsto il mese scorso. Ciò ha provocato il più grande sell-off del dollaro in un solo giorno da cinque mesi a questa parte e ha portato il biglietto verde ai minimi da oltre un anno, contro l'euro e la sterlina, e ai minimi da oltre otto anni contro il franco svizzero.

L'euro si avvia verso il sesto guadagno giornaliero, il più lungo periodo di rialzi contro il dollaro quest'anno. Intorno alle 10,55 è in rialzo dello 0,3% a 1,116 dollari.

La sterlina cresce dello 0,4% a 1,3045 dollari, segnando il sesto giorno di rialzo, dopo che ieri aveva superato 1,30 dollari per la prima volta dall'aprile dello scorso anno.

Dati odierni hanno mostrato che l'economia britannica si è contratta meno del previsto a maggio, rafforzando l'idea che la Banca d'Inghilterra possa permettersi di aumentare ulteriormente i tassi di interesse senza far deragliare la crescita.

Lo yen, che ha guadagnato il 4% negli ultimi cinque giorni, si rafforza dello 0,12% rispetto al dollaro a 138,37, grazie anche a un altro calo dei rendimenti del Treasury, che la coppia dollaro/yen tende a seguire.

Il franco svizzero ha raggiunto il livello più alto rispetto al dollaro da quando la Banca nazionale svizzera ha rimosso l'ancoraggio alla valuta nazionale all'inizio del 2015, lasciando il dollaro in calo dello 0,5% sulla giornata a 0,863 per franco.

(Tradotto da Camilla Borri, Editing Valentina Consiglio)