(Alliance News) - Piazza Affari ha chiuso in rialzo la seduta di mercoledì, poco prima che la Federal Reserve comunichi la sua ultima decisione in materia di politica monetaria, con i mercati che prevedono nessun cambiamento ai tassi.

Chris Beauchamp, Chief Market Analyst presso IG, ha dichiarato: "La debolezza dei rendimenti obbligazionari di questo pomeriggio ha dato ai trader la possibilità di spingere le azioni al rialzo in attesa dell'ultima decisione della Fed. Il passaggio al debito a breve termine da parte degli USA ha contribuito a ridurre i rendimenti, allentando parte della pressione sui titoli azionari che hanno sofferto grazie all'attrattiva dei rendimenti obbligazionari più elevati. Ovviamente, il futuro immediato del rally dipende da ciò che Powell dirà in seguito ma, per ora, gli acquirenti hanno il controllo".

"Il PMI ISM degli USA di ottobre potrebbe essere stato più debole ma un aumento delle scorte inferiore alle previsioni ha aiutato i prezzi del petrolio a ritrovare la stabilità per ora. Un dato positiva delle opportunità di lavoro è un altro segnale della forza economica degli States e, quindi, di una forte domanda di petrolio ma, con la guerra in Medio Oriente ancora contenuta, sembra che la pressione al rialzo sui prezzi del petrolio rimarrà limitata".

Il FTSE Mib ha chiuso in rialzo dello 0,9% a 27.985,44, il Mid-Cap è salito dello 0,8% a 38.704,92, lo Small-Cap ha guadagnato lo 0,6% a 24.509,14 e l'Italia Growth ha finito su dello 0,6% a 7.664,52.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in rialzo dello 0,3%, il CAC 40 di Parigi ha guadagnato lo 0,7% e il DAX 40 di Francoforte è salito dello 0,7%.

Sul listino principale di Piazza Affari, buoni scambi su Stellantis, che si porta su dell'1,9% a EUR17,94 per azione. La società ha comunicato martedì di aver registrato un aumento del 7% su base annua dei ricavi del terzo trimestre a EUR45,1 miliardi.

Il numero di veicoli consegnati è stato dell'11% superiore rispetto a un anno, fa attestandosi a 1,43 milioni, come ha riferito la casa automobilistica con sede ad Amsterdam. Nei primi nove mesi, il fatturato è cresciuto del 10% rispetto all'anno precedente attestandosi a EUR143,5 miliardi.

Acquisti anche su BPER Banca, su del 2,3% a EUR3,1380 per azione, facendo seguito alle precedenti tre sedute concluse fra i rialzisti.

Migliori del paniere, però, sono Nexi e Telecom Italia, in rialzo del 4,0% e del 3,7%, rispettivamente.

La coda del listino è invece di Iveco, che ha ceduto l'8,96%. Il board ha comunicato mercoledì di avere chiuso il terzo trimestre con un utile netto adjusted pari a EUR84 milioni, rispetto a EUR54 milioni del terzo trimestre 2022. Il risultato diluito per azione adjusted è stato pari a EUR0,28, in aumento di EUR0,18 rispetto al terzo trimestre 2022. I ricavi consolidati sono stati pari a EUR3,8 miliardi, in crescita del 6,7%.

Vendite marcate anche su CNH Industrial, giù dell'1,6% dopo il rialzo della vigilia del 2,3%.

Enel - in rialzo dello 0,8% - ha comunicato martedì di aver acquistato 479.787 azioni ordinarie proprie tra il 23 e il 27 ottobre. Le azioni sono state rilevate al prezzo medio unitario di EUR5,7318, per un controvalore complessivo di EUR2,8 milioni.

Sullo Mid-Cap, BFF Bank è salita del 2,5%, chiudendo la sua quarta seduta di fila da rialzista.

Fra i migliori anche Sanlorenzo, in aumento del 3,3% e rialzando la testa dopo due sedute in rosso.

Carel Industries - in rialzo dello 0,4% - ha comunicato martedì che i ricavi dei primi nove mesi sono saliti del 24% su base annua a EUR497,2 milioni da EUR401,1 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Escludendo la variazione di perimetro legata alle acquisizioni per EUR52,1 milioni e all'effetto negativo dei cambi di EUR6,8 milioni, l'incremento sarebbe stato del 13%.

Industrie de Nora cede invece l'1,4%, con prezzo a EUR13,14 per azione dopo il 2,5% di rialzo della seduta precedente.

Antares ha invece perso il 3,2% dopo il 2,5% di guadagno della vigilia.

Sullo Small-Cap, Bialetti ha chiuso in parità a EUR0,27 per azione mentre Softlab è salita invece del 6,4%. Il titolo - che non stacca il dividendo dal 2003 - rimbalza dopo due sedute ribassiste in cui ha accumulato un passivo di quasi il 15%.

BasicNet - giù dello 0,9% - ha fatto sapere martedì che il consiglio di amministrazione ha esaminato i risultati dei primi nove mesi, durante i quali i ricavi sono cresciuti del 5,3%, passando a EUR297,5 milioni da EUR282,6 milioni dello stesso periodo del 2022. L'Ebitda passa a EUR44,7 milioni da EUR44,1 milioni, con una minima variazione in positivo dell'1,3%.

Fra le PMI, male ancora ESI, che cede il 6,4% e chiude la quarta seduta di fila tra i ribassisti.

NVP - su dello 0,7% - ha comunicato martedì di aver registrato ricavi in aumento del 57% su base annua a EUR19,5 milioni da EUR12,4 milioni nei primi nove mesi. Il perimetro di consolidamento comprende le società controllate EG Audiovisivi Srl e Produzioni Italia Srl, quest'ultima dal 14 settembre 2023, che hanno contribuito con ricavi per EUR500.000, interamente realizzati in Italia.

A New York, il Dow sale dello 0,4% a 33.183,82, il Nasdaq è in rialzo dello 0,6% a 12.927,62 e l'S&P 500 è su dello 0,5% a 4.213,84.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0542 contro USD1,0662 registrato in chiusura azionaria europea di martedì, mentre la sterlina vale USD1,2137 da USD1,2128 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD86,71 al barile da USD88,00 al barile di ieri in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.986,37 l'oncia da USD1.998,95 l'oncia di ieri sera.

Il calendario macroeconomico di giovedì prevede i PMI manifatturieri di Spagna, Italia, Francia, Germania, Eurozona e UK tra le 0915 CET e le 1030 CET, dopo i dati sul bilancio del governo francese, in arrivo alle 0845 CET.

Occhi anche sull'occupazione della Germania, in arrivo alle 0955 CET, e sulla decisione della Bank of England, in arrivo alle 1300 CET.

Nel pomeriggio, dagli USA, focus sui beni durevoli e sulle jobless claims degli USA, alle 1330 CET, e sulle scorte di gas naturale, in arrivo alle 1530 CET. La giornata si chiuderà con il bilancio della Federal Reserve, atteso alle 2130 CET.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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