I prezzi del gas all'ingrosso olandesi e britannici hanno prolungato il loro rally nel pomeriggio di martedì, dopo che i media finlandesi hanno affermato che un gasdotto Finlandia-Estonia potrebbe essere stato deliberatamente danneggiato e che la violenza in Medio Oriente ha sollevato preoccupazioni sull'approvvigionamento.

Il contratto olandese di novembre era in rialzo di 6,30 euro a 49,30 euro ($52,23) per megawattora (MWh) alle 1305 GMT, il livello intraday più alto da circa quattro mesi.

Il contratto di dicembre era più alto di 4,70 euro a 51050 euro/MWh.

Il contratto day-ahead britannico è salito di 14,00 pence a 100,00 pence per term. Il contratto di novembre è salito di 17,30 pence a 124,00 p/therm.

Il quotidiano finlandese Iltalehti ha riportato martedì, citando fonti della sicurezza finlandese, che gli investigatori ritengono che un gasdotto sottomarino che collega la Finlandia e l'Estonia possa essere stato danneggiato intenzionalmente.

La radio pubblica svedese ha riferito separatamente che il gasdotto è stato danneggiato e che il danno non si è verificato naturalmente, citando fonti governative finlandesi.

Il governo finlandese prevede di tenere una conferenza stampa più tardi, martedì, in merito all'improvvisa interruzione del gasdotto.

Il collegamento Balticconnector è stato interrotto all'inizio di domenica, a causa della preoccupazione che il gas fuoriuscisse da un foro nel gasdotto di 77 km (48 miglia). L'operatore finlandese Gasgrid ha dichiarato che la riparazione potrebbe richiedere mesi o più, se la perdita fosse confermata.

In precedenza, i prezzi sono aumentati a causa delle preoccupazioni per l'approvvigionamento, provocate dalla violenza in Medio Oriente e dalle previsioni meteorologiche più fredde.

Gli operatori hanno notato che Chevron ha ricevuto istruzioni dal Ministero dell'Energia di Israele di chiudere il giacimento di gas naturale Tamar, al largo della costa settentrionale del Paese.

Il giacimento ha prodotto 4,91 miliardi di metri cubi (bcm) nella prima metà del 2023. Nel 2022 ha rappresentato 10,2 bcm della produzione totale di gas di Israele, pari a 21,9 bcm. Israele ha esportato 9,2 bcm di gas in Giordania e in Egitto, secondo i dati di EnergyScan di Engie.

Nel frattempo, in Australia, Chevron e i sindacati che rappresentano i lavoratori dei suoi due impianti di gas naturale liquefatto (LNG) si incontreranno per i colloqui mercoledì, dopo che l'azienda ha chiesto all'arbitro industriale di aiutarla a raggiungere un accordo, mentre i lavoratori minacciano di riprendere gli scioperi.

Si prevede che le temperature in Gran Bretagna e nell'Europa nord-occidentale scendano nel corso della settimana, il che potrebbe aumentare la domanda di riscaldamento, mentre la velocità del vento dovrebbe essere variabile, secondo i dati di LSEG.

Nel mercato europeo del carbonio, il contratto di riferimento è salito di 0,91 euro a 82,66 euro la tonnellata. (1 dollaro = 0,9438 euro) (Servizio di Marwa Rashad; redazione di Jason Neely e Sharon Singleton)