Intorno alle ore 12,00 italiane, i futures sul Brent guadagnano 27 centesimi, o lo 0,35%, a 77,86 dollari il barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate statunitense scambiano in rialzo di 41 centesimi, o lo 0,57%, a 72,60 dollari il barile.

Al suo picco infragiornaliero, il contratto futures WTI scambia a più di 1 dollaro sopra la chiusura precedente.

Entrambi i benchmark sono sulla buona strada per chiudere la prima settimana dell'anno in rialzo, dopo aver quasi recuperato le perdite subite ieri dopo il forte accumulo di scorte di benzina e distillati negli Stati Uniti.

Le forze israeliane hanno in programma un approccio più mirato nel nord e un ulteriore ricerca dei leader di Hamas nel sud, ha detto ieri il ministro della Difesa israeliano.

Con la minaccia di un'espansione del conflitto ancora presente, Blinken si è recato in Medio Oriente per una settimana di diplomazia, ha detto il Dipartimento di Stato Usa.

Occhi puntati anche sui dati macroeconomici alla ricerca di indicazioni su quando potrebbero iniziare i tagli dei tassi di interesse, in quanto una riduzione dei prestiti può stimolare la crescita economica e tradursi in una maggiore domanda di petrolio.

L'inflazione della zona euro è aumentata a dicembre e potrebbe continuare a crescere all'inizio del 2024, il che allenterebbe la pressione sulla Banca centrale europea per iniziare a tagliare i tassi.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)