Giovedì sarà comunicato l'indice dei prezzi per la spesa per i consumi personali (Pce), la misura preferita dalla Federal Reserve per calcolare l'inflazione, e le previsioni indicano un aumento dello 0,4% su base mensile.

In settimana sono attesi anche i dati sull'inflazione della zona euro, del Giappone e dell'Australia, oltre alla decisione della Reserve Bank of New Zealand (Rbnz) sui tassi d'interesse e al sondaggio sul Pmi della Cina.

Alle 10,40 l'euro avanza dello 0,1% a 1,0836 dollari, dopo aver guadagnato rispetto al dollaro in otto delle ultime nove sessioni di trading.

L'indice del dollaro scende di poco a 103,881.

Domani è prevista la pubblicazione dei prezzi al consumo in Giappone, che dovrebbero mostrare un rallentamento dell'inflazione di base a un tasso annuo dell'1,8% a gennaio, il più basso dal marzo 2022.

Lo yen è in ribasso di 150,63 sul dollaro, dopo aver già perso più del 6% rispetto alla divisa statunitense quest'anno.

La sterlina guadagna lo 0,05% a 1,26770 dollari, ma perde lo 0,08% rispetto all'euro a 85,47 pence.

Tra le criptovalute, l'ethereum è in rialzo del 3,4% sopra i 3.040 dollari, raggiungendo un altro massimo di due anni. L'ultimo rialzo è stato del 4,3% a 3.068 dollari, mentre il bitcoin cede lo 0,06% a 50.963 dollari.

 

(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)