Il dollaro australiano e quello neozelandese hanno ampliato i guadagni mercoledì, sostenuti dalle speranze di un maggiore sostegno del mercato cinese e da un calo del biglietto verde, mentre i dati occupazionali del kiwi, più forti del previsto, hanno offuscato le prospettive di un taglio anticipato dei tassi.

L'Aussie è salito dello 0,2% a 0,6534 dollari, dopo essere salito dello 0,6% durante la notte per tornare nel familiare intervallo tra 0,6520 e 0,6625 dollari. E' stata aiutata da una Reserve Bank of Australia ancora critica, che ha mantenuto l'opzione di un nuovo rialzo, anche se l'inflazione si stava raffreddando ad un ritmo più rapido del previsto.

Anche il dollaro kiwi era in rialzo dello 0,2% a 0,6110 dollari, dopo aver guadagnato lo 0,7% durante la notte per allontanarsi dal minimo di 10 settimane di 0,6040 dollari. Il supporto della media mobile a 200 giorni di $0,6086 sembra reggere per ora.

I dati della Nuova Zelanda hanno mostrato che il tasso di disoccupazione del Paese è salito al 4,0% nel quarto trimestre, ma è stato inferiore alle aspettative della Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) del 4,2%, un risultato che ha mandato i tassi swap a due anni ad un massimo di sette settimane del 4,982%.

I mercati vedono un sottile 17% di possibilità che la RBNZ sorprenda con un rialzo dei tassi ad aprile, ma il percorso più probabile, secondo loro, è che i tagli dei tassi inizino ad agosto.

"Ci aspettiamo ancora il primo taglio dei tassi ad agosto-24, ma ora riteniamo che ci sia il rischio concreto di un ritardo a novembre-24", ha dichiarato Nic Guesnon, economista di UBS.

Ha aggiunto che la banca rivedrà le sue prospettive sui tassi d'interesse dopo il discorso del Governatore della RBNZ Adrian Orr il 16 febbraio.

Gli analisti di ANZ hanno detto che è opportuno che il mercato si chieda se la RBNZ potrebbe aumentare ancora. "Se il discorso della prossima settimana del Governatore della RBNZ Orr sarà allettante, i mercati potrebbero facilmente orientarsi verso un rialzo come ipotesi di base", hanno affermato in una nota ai clienti.

Si ritiene probabile che Orr suoni da falco nel suo discorso, dato che l'argomento è il cambiamento dei driver dell'inflazione, da un'inflazione transitoria a un'inflazione di fondo più ostinata.

Anche le valute degli Antipodi hanno beneficiato di una timida stabilizzazione del sentimento del mercato sulla Cina. L'indice Hang Seng di Hong Kong è salito per la terza sessione consecutiva, mentre lo yuan cinese ha guadagnato per il secondo giorno consecutivo.

Le obbligazioni australiane hanno goduto di una tregua dopo le recenti vendite, seguendo le loro controparti globali. Il rendimento dei titoli di Stato a tre anni è sceso di 6 punti base (bps) al 3,665%, mentre il rendimento a 10 anni è sceso anch'esso di 6 bps al 4,1%. (Redazione: Stella Qiu; Redazione: Jamie Freed)