Giovedì la sterlina è salita al massimo rispetto al dollaro dall'inizio di settembre, dopo che i dati hanno mostrato che le aziende britanniche sono tornate a crescere a novembre, alimentando le speranze che la Gran Bretagna eviti la recessione.

Un giorno dopo che il Ministro delle Finanze Jeremy Hunt ha presentato un aggiornamento del bilancio, l'indice S&P Global/CIPS UK Composite Purchasing Managers' Index (PMI) ha mostrato una lettura preliminare al di sopra della soglia di 50 per la crescita, per la prima volta da luglio.

La sterlina è salita dello 0,5% rispetto al dollaro a 1,2560 dollari. Ha toccato il massimo di 1,2575 dollari dal 6 settembre, subito dopo i dati PMI.

Contro l'euro, la sterlina è salita dello 0,24% a 86,93 pence, dopo aver toccato brevemente un massimo di nove giorni contro la moneta unica.

"I PMI flash di novembre sostengono ancora una volta la nostra opinione che l'economia del Regno Unito si trovi semplicemente in uno stato di stagnazione, piuttosto che in una vera e propria contrazione", ha dichiarato Simon Harvey, responsabile dell'analisi FX di Monex Europe.

"Insieme ai problemi strutturali di offerta che dovrebbero mantenere i tassi britannici a breve termine più alti più a lungo rispetto alla zona euro, ci aspettiamo che le migliori prospettive di crescita relativa del Regno Unito sostengano un nuovo rialzo della sterlina e dell'euro".

Ma le prospettive ufficiali per l'economia britannica prevedono ora una crescita molto inferiore rispetto alle previsioni precedenti.

Mercoledì il ministro delle Finanze britannico Jeremy Hunt ha presentato un aggiornamento del bilancio e ha dichiarato che il prodotto interno lordo dovrebbe crescere dello 0,7% nel 2024, rispetto all'espansione dell'1,8% prevista nelle precedenti prospettive di marzo dall'Office for Budget Responsibility (OBR), l'organo di controllo fiscale della Gran Bretagna.

Hunt ha anche annunciato tagli fiscali per i lavoratori prima di un'elezione prevista per il 2024 e ha dato alle imprese incentivi permanenti per gli investimenti, nel tentativo di accelerare un'economia che sembra bloccata in un vicolo cieco.

Le previsioni dell'OBR hanno mostrato che l'indice dei prezzi al consumo dovrebbe aumentare del 2,8% il prossimo anno, rispetto alla previsione di marzo dello 0,9%.

La Banca d'Inghilterra (BoE) ha anche avvertito che l'inflazione potrebbe essere più persistente del previsto.

La BoE ha mantenuto i tassi di interesse fermi nelle ultime due riunioni, dopo 14 aumenti consecutivi, e il Governatore Andrew Bailey ha suggerito che i tassi di interesse potrebbero rimanere più alti a lungo di quanto previsto dagli investitori.

I mercati monetari ora si aspettano un primo taglio dei tassi della BoE a giugno, secondo i dati LSEG.