LONDRA (Reuters) - L'inflazione dei prezzi al consumo britannica è rimasta invariata all'8,7% a maggio rispetto ai dati di aprile, contrariamente alle aspettative di un leggero calo. 

È quanto indicato dai dati dell'Office for National Statistics.

L'inflazione core - che esclude i prezzi volatili di cibo, energia, alcol e tabacco e che la Banca d'Inghilterra considera un buon indicatore delle pressioni sui prezzi sottostanti - è cresciuta al 7,1% dal 6,8%.

Gli economisti intervistati da Reuters si aspettavano che il dato rimanesse ai massimi di 30 anni toccati in aprile.

L'inflazione britannica si è dimostrata più persistente rispetto a quella di altre grandi economie avanzate, con un indice Cpi headline più alto tra i Paesi del G7, appena davanti all'Italia che ha registrato un tasso dell'8,0% a maggio.

Si prevede che domani la BoE alzerà i tassi di interesse per la tredicesima volta consecutiva, portandoli al 4,75% dal 4,5%. Prima dei dati di oggi, i mercati avevano aumentato le aspettative di un picco dei tassi della BoE fino al 6% all'inizio del 2024.

L'alto tasso di inflazione è un problema anche per il primo ministro Rishi Sunak, che ha promesso di dimezzare il ritmo di crescita dei prezzi entro la fine del 2023, prima delle elezioni nazionali previste per il 2024.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)