(Reuters) - Ecco le reazioni alla notizia di venerdì che la Corte Penale Internazionale (CPI) ha emesso un mandato di arresto contro il Presidente russo Vladimir Putin, accusandolo del crimine di guerra della deportazione illegale di bambini dall'Ucraina.

DICHIARAZIONE DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE SULL'ACCUSA A PUTIN

"I crimini sarebbero stati commessi nel territorio occupato dall'Ucraina almeno dal 24 febbraio 2022. Ci sono ragionevoli motivi per ritenere che il signor Putin abbia una responsabilità penale individuale per i suddetti crimini".

PORTAVOCE DEL CREMLINO DMITRY PESKOV

La Russia ha dichiarato di trovare "oltraggiose e inaccettabili" le questioni sollevate dalla Corte penale internazionale, ma ha notato che la Russia, come molti altri Paesi, non riconosce la giurisdizione della Corte penale internazionale.

"E di conseguenza, qualsiasi decisione di questo tipo è nulla e non valida per la Federazione Russa dal punto di vista della legge".

Alla domanda se Putin ora teme di viaggiare in Paesi che riconoscono la CPI e che quindi potrebbero cercare di arrestarlo, Peskov ha detto ai giornalisti: "Non ho nulla da aggiungere su questo argomento. Questo è tutto ciò che vogliamo dire".

LA PORTAVOCE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI RUSSO MARIA ZAKHAROVA

"Le decisioni della Corte penale internazionale non hanno alcun significato per il nostro Paese, anche dal punto di vista legale. La Russia non è parte dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale e non ha alcun obbligo ai sensi dello stesso".

COMMISSARIO PER L'INFANZIA DELLA RUSSIA MARIA LVOVA-BELOVA, CITATA DALL'AGENZIA DI STAMPA RIA NOVOSTI

"È fantastico che la comunità internazionale abbia apprezzato questo lavoro per aiutare i bambini del nostro Paese: che non li lasciamo nelle zone di guerra, che li portiamo fuori, che creiamo buone condizioni per loro, che li circondiamo di persone amorevoli e premurose".

MINISTRO DEGLI ESTERI UCRAINO DMYTRO KULEBA

"Le ruote della giustizia stanno girando: Plaudo alla decisione della Corte penale internazionale di emettere mandati di arresto per Vladimir Putin e Maria Lvova-Belova per il trasferimento forzato di bambini ucraini. I criminali internazionali saranno chiamati a rispondere del furto di bambini e di altri crimini internazionali".

PROCURATORE GENERALE DELL'UCRAINA ANDRIY KOSTIN

"Questa è una decisione storica per l'Ucraina e per l'intero sistema di diritto internazionale. La decisione di oggi è un passo storico. Ma è solo l'inizio del lungo cammino per ripristinare la giustizia".

IL CAPO DI GABINETTO DEL PRESIDENTE UCRAINO VOLODYMYR ZELENSKIY, ANDRIY YERMAK

"È solo l'inizio".

MINISTRO DEGLI ESTERI CECO JAN LIPAVSKY

"Putin è senza dubbio responsabile di crimini di guerra e dovrebbe essere processato per il crimine di aggressione. Accolgo con favore la decisione della Corte Penale Internazionale".