Dopo aver stabilito nuovi record questa settimana, l'indice CAC 40 sembra ora scontrarsi con la barriera tecnica di 8250 punti, un punto di riferimento molto osservato dagli investitori. Jérémy Delsol, responsabile dell'analisi macroeconomica e di mercato presso il broker online Admirals France, ritiene che questa soglia - che è stato uno dei primi a menzionare - potrebbe innescare una fase di consolidamento fino a quando l'orizzonte non si rischiara ulteriormente per il mercato parigino.



Cercle Finance: Dopo un guadagno del 20% dalla fine di ottobre, lo slancio verso l'alto è destinato a continuare sulla Borsa di Parigi? Jérémy Delsol: Da un punto di vista fondamentale, la Francia non sta andando molto bene, come dimostra l'ultima proiezione del FMI, che prevede una crescita di appena lo 0,9% in Francia nel 2024. I tassi di interesse rimangono elevati e il costo del debito sta diventando sempre più oneroso.

Allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione è salito al 7,5% entro la fine del 2023, mentre il tasso di disoccupazione generale, che tiene conto delle persone che si trovano nell'alone di disoccupazione, ci porta fino al 16,7%.



Inoltre, siamo tornati a un livello di insolvenze aziendali che non si vedeva dal 2010! Infine, le agenzie di rating rivedranno a breve le loro valutazioni sulla Francia, con il rischio di un downgrade.



Ieri mattina, l'indice composito PMI francese, che prende in considerazione sia il settore dei servizi che quello manifatturiero, è uscito in territorio negativo, al di sotto dei dati precedenti e persino del consenso, il che è un altro segnale molto negativo. Tutto questo per dire che il rialzo del momento si basa esclusivamente su alcuni fattori trainanti, che sono sufficienti alla Borsa di Parigi per stabilire nuovi massimi storici!

Questi fattori sono i pesi massimi del CAC (LVMH e Hermès) e l'imminente taglio dei tassi della BCE. Detto questo, come dice il proverbio, la tendenza è nostra amica finché non si ferma, il che significa che come trader e investitore, gioco la tendenza fino a prova contraria.



Ma la sfumatura ora sta nel gestire le opportunità, tenendo presente che un parziale profit-taking potrebbe giocare un ruolo chiave. CF: Il suo obiettivo a breve termine di 8250 punti è ancora valido? JD: La zona di 8250 punti è stata testata ieri entro sei punti e questa soglia rimane, a mio avviso, il livello chiave al momento.





Infatti, abbiamo assistito a un chiaro rifiuto di questa resistenza all'inizio della sessione di ieri. CF: Quali sono le prossime soglie di resistenza all'orizzonte? JD: Oltre al marchio di 8250 punti, che rimane l'ostacolo attuale, la soglia psicologica di 8500 punti è all'orizzonte, anche se a più lungo termine la zona di resistenza di 8700 punti mi sembra rilevante. CF: Quali sono i driver che potrebbero mantenere lo slancio al rialzo del CAC?

JD: Se le buone performance dei pesi massimi continuano e se non riceviamo indicazioni contrarie dalla BCE sulla data del taglio dei tassi, la corsa potrebbe continuare, ma alla luce dei dati PMI di ieri possiamo chiederci se non sia arrivato il momento di una correzione dell'indice.







CF: D'altra parte, ha identificato qualche supporto al ribasso? JD: Per quanto riguarda i supporti, osservo la zona dei 7950 punti, prima della zona dei 7750 punti. CF: Si tratta di un livello target al quale iniziare a prendere profitto? JD: Per me, la soglia di 8250 punti rappresentava già un punto di gestione, ossia un punto in cui prendere profitti parziali. Oltre a questo livello, possiamo ricordare le resistenze chiave già menzionate in precedenza.

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