La Borsa di Parigi probabilmente aprirà con una nota debole mercoledì mattina, in attesa della pubblicazione della prima stima dell'inflazione tedesca per il mese di maggio, che potrebbe sorprendere al rialzo. Intorno alle 8.15, il contratto 'future' sull'indice CAC 40 - consegna giugno - è sceso di 35,5 punti a 8019,5 punti, preannunciando un inizio di sessione in territorio negativo sulla scia del calo del giorno precedente.



Alle 14.00, gli investitori europei terranno d'occhio i primi dati sull'inflazione tedesca per il mese appena concluso, che probabilmente soffriranno di una base di confronto sfavorevole. 'È possibile che il tasso di inflazione annuale aumenti di qualche decimo questo mese', avvertono gli economisti della banca privata Oddo BHF.



Gli analisti di Bank of America si aspettano che l'indice dei prezzi al consumo core (CPI) aumenti del 2,3% su base annua, dopo il 2,2% di aprile.

Tra oggi e la fine della settimana, i partecipanti al mercato riceveranno ulteriori indicazioni sull'andamento dei prezzi in Europa con i dati della Spagna domani, seguiti dai dati della Francia e della zona euro venerdì.



Tutti questi dati saranno decisivi per confermare l'ipotesi di un taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE) già la prossima settimana. Venerdì i mercati saranno attenti anche ai dati sull'inflazione PCE degli Stati Uniti, l'indicatore preferito dalla Federal Reserve per la dinamica dei prezzi, che si prevede scenderà leggermente.



In attesa della pubblicazione di questi dati cruciali sull'inflazione, i mercati europei potrebbero beneficiare del rialzo dei titoli tecnologici sulla scia del peso massimo che è ora Nvidia. Grazie alla continua e spettacolare ascesa del produttore di processori dedicati all'AI (ancora +7% ieri sera), il Nasdaq ha stabilito nuovi record storici martedì.



Con l'aggiunta di 195 miliardi di dollari di capitalizzazione supplementare nella giornata di ieri, pari a TotalEnergies, Nvidia - ora valutata circa 2.850 miliardi - si trova a ridosso di Apple e dei suoi 2.935 miliardi di capitalizzazione. Questo movimento conferma che il timore di un'inflazione persistente e di tassi d'interesse elevati per un periodo prolungato rimane per il momento più che compensato dalle speranze che circondano l'AI.



In questo contesto, l'impennata dei rendimenti obbligazionari è passata relativamente inosservata, anche se il rendimento dei Treasury USA decennali è salito ben oltre il 4,54%. I futures sugli indici di New York suggeriscono attualmente che Wall Street aprirà in rosso, con gli investitori tentati di fare una pausa dopo i massimi storici stabiliti il giorno precedente.





Gli strateghi di Deutsche Bank sottolineano che l'indice S&P 500 ha appena accumulato 23 settimane di guadagni nelle ultime 30 settimane di trading, una performance che lo pone alla pari con il trend rialzista del 1989. 'Se questa settimana dovesse tradursi in ulteriori guadagni, ci troveremmo di fronte a 24 settimane di guadagni su 31, il che rappresenterebbe un nuovo record dal 1963', aggiungono, sottolineando che è raro osservare un tale fenomeno. Copyright (c) 2024 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.