La Borsa di Parigi è destinata ad aprire in leggerissimo rialzo lunedì mattina, con gli investitori riluttanti a prendere posizione a meno di una settimana dal primo turno delle elezioni parlamentari. Alle 8.15 circa, il contratto future sull'indice CAC 40 - che ora è passato alla scadenza di luglio - era in rialzo di 14 punti a 7661,5, indicando un modesto rialzo all'apertura.



Nel corso della scorsa settimana, l'indice principale ha registrato un guadagno di quasi l'1,7%, ma non è stato sufficiente per compensare il calo di oltre il 6% della settimana precedente. Il timido rimbalzo del mercato di Parigi sarà messo alla prova questa settimana da una serie di eventi importanti, non solo sul fronte economico ma anche su quello politico.

Gli investitori potrebbero essere avversi al rischio in vista del primo turno delle elezioni parlamentari di domenica, il cui esito determinerà il futuro del Paese.

Per il momento, gli investitori stranieri stanno assumendo un atteggiamento attendista, ma iniziano a prevedere due scenari peggiori: una grande coalizione in cui LFI avrebbe un peso economico significativo, oppure la mancata conquista della maggioranza assoluta da parte del RN, che potrebbe portare alle dimissioni del Presidente della Repubblica", sottolinea Christopher Dembik, consulente per le strategie di investimento di Pictet AM.



Tutto questo è ovviamente molto ipotetico", modera però l'analista di mercato: "Non dimentichiamo che la Francia ha in programma un prestito massiccio sui mercati a luglio.



Un sondaggio Ipsos dà attualmente al Rassemblement National e ai suoi alleati circa il 35,5% delle intenzioni di voto, seguiti dal Nouveau Front Populaire al secondo posto con il 29,5% dei voti. "Riteniamo che i prezzi delle azioni europee stiano incorporando un premio di rischio adeguato in attesa dei risultati delle elezioni francesi", affermano gli strateghi di UBS.



Lo spread tra l'obbligazione francese a 10 anni e il Bund tedesco della stessa scadenza, che è stato osservato da vicino nelle ultime due settimane e attualmente si trova a 80 punti base, continuerà ad essere monitorato da vicino fino a domenica. Gli investitori potrebbero anche essere cauti a pochi giorni dal primo dibattito tra Joe Biden e Donald Trump, previsto per giovedì, in vista delle elezioni presidenziali statunitensi di novembre.





È probabile che i mercati continuino ad essere tormentati dall'incertezza sul ritmo dell'inflazione oltreoceano. In questo contesto, gli operatori di mercato terranno d'occhio la pubblicazione di venerdì dell'indice di inflazione PCE, che viene osservato da vicino dalla Fed. Dopo aver raggiunto il 2,7% ad aprile, si prevede che questo indicatore scenda al 2,6% a maggio su base annua, confermando la tendenza disinflazionistica che si è delineata negli ultimi mesi.





I dati sull'inflazione più deboli del previsto ad aprile avevano riattivato lo scenario di un taglio dei tassi a settembre. Sebbene il fatto che il PCE continui a scendere, anche se lentamente, e che si stia avvicinando all'obiettivo del 2% della Fed allontana la possibilità di un ritorno ai rialzi dei tassi della Fed, non convalida ancora lo scenario di ulteriori tagli dei tassi. Copyright (c) 2024 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.