Il mercato azionario di Parigi (+0,45% a 7.560) riprende la sua inesorabile avanzata a 4 giorni dalla sessione delle '4 Streghe', con un nuovo record storico per il CAC40 'GR' (a 22.867 punti).
Per il CAC 'PX1', con le contrattazioni che hanno appena superato i 1.250 miliardi di euro alle 17.00, si prospetta una chiusura record nelle prossime ore (appena lo 0,2% in meno di 7.573).

573). E i record annuali o di tutti i tempi continuano a scendere per il DAX (a 16.790) e l'Euro-Stoxx50 (+0,4%, circa 4.540 punti). Gli investitori mostrano una fiducia incrollabile nel fatto che il rally di fine anno continuerà, nonostante le riunioni della Federal Reserve statunitense (il 13/12) e poi della Banca Centrale Europea (BCE il 14/12).

Le principali banche centrali hanno recentemente concluso il loro ciclo di rialzo dei tassi, ma il loro approccio più accomodante non sembra sufficiente agli occhi dei mercati, che ora anticipano rapidi tagli dei tassi, convinti che il signor J. Powell o la signora Lagarde siano gli alleati infallibili dei detentori di asset 'rischiosi'.



La pubblicazione di venerdì di dati sull'occupazione migliori del previsto per il mese di novembre ha confermato lo scenario di un 'atterraggio morbido' per l'economia statunitense, rendendo meno urgente l'allentamento monetario... ma questo è già stato dimenticato. Wall Street ha applaudito l'emergere di uno scenario 'Goldilocks' nelle ultime 6 settimane, e anche i record sono caduti per il Dow Jones (36.335) e l'S&P500 (4.607), battendo il record stabilito il 17 luglio per stabilirne uno nuovo a 4.607.

609: un record di chiusura sembra probabile se l'umore positivo di metà seduta resiste fino alle 22. In Europa, gli indici hanno eguagliato o battuto l'S&P500 dal 1° gennaio: si spera in un imminente taglio dei tassi, in quanto la Banca Centrale Europea (BCE) è sollecitata a fare di più di fronte ad un'economia che sta innegabilmente flirtando con la recessione.



I mercati ritengono che i primi tagli dei tassi potrebbero arrivare già a marzo e che la BCE potrebbe effettuare fino a sei tagli dei tassi dello 0,25% nel 2024", osserva Alexandre Baradez, responsabile dell'analisi di mercato di IG France. Per lo stratega, queste aspettative sono probabilmente troppo aggressive, dato che l'inflazione sottostante nell'Eurozona si aggira attualmente intorno al 3,6%, ancora molto lontana dall'obiettivo del 2% fissato dalla banca centrale.



Nemmeno la Banca d'Inghilterra, i cui annunci sono attesi per giovedì, come nel caso della BCE, sembra avere molta fretta di unirsi al campo delle 'colombe'. Con le banche centrali che non mostrano alcun segno di allineamento con le attuali previsioni di mercato, il ritorno alla realtà potrebbe rivelarsi complicato per gli investitori già in modalità euforica.



Oltre agli annunci delle banche centrali, il rally autunnale sarà messo alla prova da una serie di indicatori economici chiave, tra cui gli ultimi dati sull'inflazione e sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti. In Europa, gli indici PMI preliminari di dicembre - previsti per venerdì - serviranno a valutare la gravità della minaccia di recessione nel Vecchio Continente.
Nel frattempo, per i titoli obbligazionari è tutto come al solito, con Bund e OAT fermi ai livelli di venerdì (2,268% e 2,82%), mentre i T-Bond sono in rialzo di 2,3 punti al 4,270%.

Nelle notizie dalle aziende francesi, Alstom ha annunciato questo fine settimana l'inaugurazione dei tram Citadis Dualis sulla linea T12 della rete Île-de-France Mobilités, che da ieri collega due importanti centri della regione Essonne, Évry-Courcouronnes e Massy-Palaiseau.



Arkema annuncia di aver firmato un contratto di 20 anni con EDF Renouvelables per la fornitura di 20 GWh/anno di elettricità da energia solare, una partnership che inizierà nel 2026 e coprirà il 70% del consumo di elettricità degli otto siti di Bostik in Francia. Saint-Gobain annuncia di aver firmato una linea di credito disponibile di 4 miliardi di euro con scadenza dicembre 2028, incluse due opzioni di estensione di un anno, che sostituisce due linee disponibili di 2,5 miliardi di euro e 1,5 miliardi di euro con scadenza dicembre 2024.


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