SHANGHAI (Reuters) - L'azionario cinese ha chiuso in rialzo nell'ultima sessione prima della pausa per le festività del Capodanno, con i titoli delle blue-chip che hanno toccato i massimi di oltre 13 anni grazie ai solidi dati sull'inflazione da cui emerge una ripresa della seconda economia al mondo.

L'indice delle blue-chip CSI300 ha guadagnato il 2,1% a 5.807,72, i massimi dal 17 ottobre 2007, mentre l'indice Shanghai Composite è avanzato dell'1,4% a 3.655,09.

Il CSI300 ha archiviato la breve settimana in rialzo del 5,9%, mentre il SSEC è avanzato del 4,5%. Il mercato delle azioni-A sarà chiuso da domani al 17 febbraio e le contrattazioni riprenderanno il 18 febbraio.

I prezzi alla produzione cinesi hanno registrato un aumento su anno a gennaio per la prima volta da un anno, grazie a mesi di solida crescita manifatturiera che hanno incrementato il costo delle materie prime. L'indice dei prezzi alla produzione è salito dello 0,3% rispetto a un anno fa, al ritmo più rapido dal maggio 2019.

A sostenere il sentiment anche i timori scemati di un repentino cambio di politica monetaria nell'ambito delle recenti condizioni di scarsa liquidità, grazie agli ultimi dati relativi ai prestiti.

A gennaio in Cina i nuovi prestiti sono balzati a nuovi massimi, trainati dalla domanda stagionale, mentre la più ampia crescita del credito ha registrato un rallentamento, in un quadro in cui la banca centrale è contesa tra la necessità di sostenere un'economia in ripresa e i rischi legati a un aumento del debito.

L'indice Hang seng di Hong Kong chiude in rialzo dell'1,9% a 30.038,72 punti.