L'indice paneuropeo STOXX 600 perde l'1,2%, ai minimi dal 10 marzo.

Il settore minerario scivola del 3,8% sulla scia dei futures cinesi sul minerale di ferro, crollati di oltre il 6% sui timori per la domanda nella seconda economia mondiale dopo i dati che hanno mostrato un rallentamento della crescita delle esportazioni ad aprile.

I tecnologici cedono il 2,1% ai minimi da dicembre 2020, mentre i rendimenti dei titoli di stato statunitensi ed europei sono saliti ai massimi di molti anni sulle aspettative di un aumento più rapido dei tassi di interesse volto a contrastare l'impennata dell'inflazione.

La Banca centrale europea dovrebbe aumentare i tassi di interesse tre volte quest'anno per combattere l'inflazione, ha detto Robert Holzmann, membro 'hawkish' del consiglio direttivo Bce, durante il fine settimana.

A raffreddare ulteriormente l'umore del mercato, il morale degli investitori nella zona euro è sceso a maggio ai minimi da giugno 2020, mentre l'impatto della guerra in Ucraina sulla prima economia europea diventa sempre più chiaro.

Il produttore di chip INFINEON perde il 3% pur avendo alzato l'outlook per l'intero anno, beneficiando della carenza globale di semiconduttori. 

La società postale olandese POSTNL crolla del 12,1% dopo aver tagliato le attese per l'esercizio, segnalando che l'incertezza economica, la crescente inflazione e la pressione sui volumi dell'e-commerce rendono il 2022 "più impegnativo di quanto precedentemente previsto".

BBVA guadagna l'1,6% dopo che Deutsche Bank ha alzato il rating del titolo a 'buy', evidenziando che i punti di forza chiave della banca spagnola rimangono intatti malgrado la crescente incertezza economica.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)