L'indice paneuropeo STOXX 600 guadagna lo 0,03% dopo aver archiviato venerdì la migliore performance settimanale da novembre 2020.

Gli investitori monitorano attentamente la guerra in Ucraina, mentre i governi Ue valutano l'introduzione di un embargo sul greggio russo in vista di una serie di summit questa settimana con il presidente statunitense Joe Biden, finalizzati a consolidare la loro posizione contro Mosca.

La notizia ha innescato anche un rally dei prezzi del greggio. I futures sul Brent guadagnano oltre 3 dollari e scambiano sopra i 111 dollari il barile, spingendo il settore oil&gas europeo in rialzo del 2%.

Fa meglio degli indici continentali il britannico FTSE 100, ricco di titoli legati all'esportazione di petrolio, con un rialzo dello 0,5%. L'indice blue-chip francese e il tedesco DAX sono vicini alla parità.

Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell parlerà oggi alle 17,00 italiane alla National Association for Business Economics Conference, mentre durante la settimana sono attesi gli interventi di altri banchieri.

Gli investitori monitoreranno le loro dichiarazioni, che arrivano dopo l'inizio di un ciclo di politica monetaria restrittiva da parte della Fed, che la scorsa settimana ha alzato i tassi d'interesse statunitensi per la prima volta dal 2018.

Jilius Baer guadagna lo 0,4% dopo aver comunicato di avere un'esposizione creditizia a un numero 'low-single-digit' di clienti soggetti alle sanzioni introdotte di recente sul mercato russo.

Alstom cede l'1% dopo che l'operatore ferroviario statale spagnolo Renfe ha comunicato che un guasto al software ha creato disagi alla maggior parte dei treni suburbani a Madrid e ad alcuni servizi a media e lunga percorrenza.

I prezzi alla produzione tedeschi a febbraio sono balzati del 25,9% su base annua in particolare a causa dei prezzi energetici.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)