Intorno alle 11,05 lo STOXX 600 rimane vicino alla parità.

L'indice ha perso finora il 2,7% nella settimana, avviandosi verso la peggiore performance settimanale in oltre tre mesi, con gli investitori concentrati sull'aumento dei tassi di interesse da parte delle principali banche centrali, tra cui la Banca d'Inghilterra, la Norges Bank e la Banca nazionale svizzera, e lo spettro di un'inflazione che resterà elevata ancora più a lungo.

L'indice tedesco DAX cede lo 0,6%, appesantita dal calo del 31,8% di Siemens Energy.

La società, che fornisce attrezzature e servizi al settore energetico, ha avvertito che l'impatto dei problematiche attorno alla divisione attiva nelle turbine eoliche Siemens Gamesa, non ancora quantificabili, si farà sentire per anni.

Tra i settori oggi più deboli, il petrolifero e gas scende dell'1,8%, mentre i titoli healthcare guadagnano l'1,1%.

GSK avanza del 5,8% dopo aver raggiunto un accordo riservato su una causa negli Stati Uniti per i presunti effetti cancerogeni del farmaco Zantac.

L'indice delle risorse di base è in ribasso per la settima seduta consecutiva, registrando un calo settimanale del 6,8% e risultando il peggior performer della settimana.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)