Piazza Affari termina a +0,16% frenata dal gruppo telefonico

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 07 mar - Il taglio sulle stime di inflazione da parte della Bce e le parole della presidente Lagarde, che ha rivelato che il Consiglio europeo ha iniziato a discutere "sul cambiamento della politica monetaria"(e ha quindi aperto a un possibile taglio dei tassi a giugno) hanno dato impulso alle Borse europee, che chiudono la seduta in territorio positivo. Ma Milano resta indietro e termina a +0,16% a causa del crollo di Tim (-23,8%). La Bce durante la riunione di oggi, ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse e la presidente ha ribadito la volontà di mantenere i tassi a "livelli sufficientemente restrittivi finché necessario", ma ha anche specificato che questo non significa attendere che l'inflazione arrivi "al 2% prima di prendere una decisione" sulla direzione della politica monetaria. Di questo passo, la Banca centrale europea potrebbe decidere di tagliare i tassi prima della Fed.

Venendo ai titoli, a Piazza Affari, come detto, crolla Tim, che chiude la seduta con una perdita del 23,8% dopo la presentazione del nuovo piano industriale al 2026 che delude sul fronte del debito e del cash flow. Male anche Azimut (-5,9%) dopo la comunicazione al mercato dei conti 2023 e la conferma dei target al 2024. Continuano le vendite su Pirelli, che termina a -2,27%, dopo i conti dell'esercizio 2023 e l'aggiornamento delle prospettive. Dopo una partenza al rialzo chiude in rosso anche Nexi (-4%): il titolo è frenato dalla revisione delle prospettive di crescita per l'anno in corso. In testa al Ftse Mib Amplifon (+5,9%), dopo i conti e l'annuncio del dividendo. Continua il rally di Saipem (+1,9%), trainato dal giudizio positivo degli analisti. Bene anche St (+3,5%) e Diasorin (+1,6%). Fuori dal paniere principale Fenix Entertainment in profondo rosso (-28,5%) in seguito alla decisione del cda di tagliarsi i compensi per ridurre i costi.

Sul mercato valutario, l'euro riaggancia quota 1,09 dollari e scambia a 1,0934 (1,0853 ieri in chiusura). Si rafforza anche lo yen sulla prospettiva che la Bank of Japan possa decidere di uscire dalla politica di tassi negativi già questo mese: il cambio euro/yen è a 161,848 (da 162,69 ieri) e il dollaro/yen a 148,026 (da 149,91). Sul fronte dell'energia, in calo il prezzo del petrolio: il future aprile sul Wti segna -0,48% a 78,75 dollari al barile e il contratto maggio sul Brent si attesta a 82,86 dollari (-0,12%). In calo dell'1,68% a 26,12 euro al megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.

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(RADIOCOR) 07-03-24 17:42:08 (0559)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN


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March 07, 2024 11:42 ET (16:42 GMT)