(Alliance News) - Piazza Affari dovrebbe aprire in calo la prima seduta di scambi della settimana, dopo aver smaltito diverse notizie macro e le decisioni delle principali banche centrali nella scorsa ottava.

Il FTSE Mib è dato giù di 107,5 punti o dello 0,4% dopo aver chiuso su dello 0,5% a 27.861,80 venerdì.

Il FTSE 100 di Londra è previsto in calo di 32,5 punti o dello 0,4%, il CAC 40 di Parigi è indicato in rosso di 36,8 punti o dello 0,5% e il DAX 40 di Francoforte è stimato in ribasso di 92,5 punti o dello 0,6%.

Tra i listini minori di Borsa Italiana, venerdì il Mid-Cap ha chiuso in rialzo dello 0,6% a 43.806,40, lo Small-Cap ha guadagnato lo 0,1% a 27.611,19 e l'Italia Growth ha ceduto lo 0,2% a 9.125,26.

Sul paniere a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, il consiglio di amministrazione di A2A - in rialzo dello 0,6% - ha assunto una delibera quadro che ha autorizzato l'emissione, entro il 30 aprile 2026, di uno o più prestiti obbligazionari non subordinati, non garantiti e non convertibili sino a un massimo complessivo di EUR1,65 miliardi, a valere sul proprio programma EMTN - costituito nel 2012 - il cui importo massimo complessivo verrà incrementato a EUR7 miliardi da EUR6 miliardi.

UniCredit ha chiuso in rialzo del 2,2% dopo aver fatto sapere giovedì che intende supportare Nusco Spa, società attiva nella produzione e commercializzazione di porte per interni e infissi in legno, PVC, alluminio e ferro a marchio "Nusco", quotata sul mercato Euronext Growth Milan con due finanziamenti dal totale di EUR2,5 milioni, garantiti da SACE.

La garanzia green di SACE, si legge in una nota, è a supporto dei due finanziamenti che permetteranno all'azienda di Nola di innovare la propria linea produttiva di infissi in legno e installare pannelli fotovoltaici.

DiaSorin ha fatto meglio di tutti, con un rialzo del 3,1%.

Tenaris è stato fanalino di coda, con un ribasso dell'1,2%. Male anche Eni, in calo dello 0,6%, mentre Saipem ha chiuso su dello 0,2%.

Sul Mid-Cap, dopo una settimana di rally, le MFE A hanno chiuso su dell'1,8% mentre le azioni di classe B hanno registrato una flessione dell'1,7%. Ci vorranno almeno un paio di settimane, con l'apertura del testamento di Silvio Berlusconi, per capire come saranno regolati gli equilibri in Fininvest, la holding milanese che controlla MFE, Mondadori e il 30% di Banca Mediolanum, scrive Francesco Bonazzi.

Intanto, Mondadori ha chiuso giù dello 0,5% e la partecipata tedesca ProsiebenSat ha chiuso di poco sopra la parità a Francoforte. MFE, inoltre, ha preso atto delle dimissioni di Erik Huggers da membro del consiglio di sorveglianza di ProSiebenSat.1 Media".

La società televisiva ha spiegato che, per quanto riguarda Klára Brachtlová, proposta dal supervisory board come possibile sostituta, "MFE ritiene che abbia il profilo giusto per contribuire positivamente alla futura creazione di valore di ProSiebenSat.1 Media nel migliore interesse di tutti gli azionisti".

Tamburi Investment Partners - su dell'1,7% - ha fatto sapere giovedì di aver ceduto una quota del 3,98% della propria partecipazione in Azimut-Benetti.

L'operazione è avvenuta nel contesto di una riorganizzazione dell'azionariato del gruppo Azimut-Benetti ad esito della quale il Public Investment Fund, fondo sovrano dell'Arabia Saudita, è entrato nel capitale di Azimut-Benetti acquisendo una quota del 33% del capitale.

ENAV - in rosso dello 0,1% - ha fatto sapere giovedì che, attraverso la controllata IDS AirNav - società leader a livello internazionale nei sistemi di gestione delle informazioni aeronautiche e progettazione delle procedure di volo - ha siglato un contratto con ANS CZ, il service provider per il controllo del traffico aereo della Repubblica Ceca.

Sullo Small-Cap, Tessellis ha chiuso in rosso del 4,0% dopo aver fatto sapere mercoledì sera di aver ricevuto, da CC & Soci Srl e Drag Srl, due manifestazioni di impegno irrevocabile a sottoscrivere una parte delle azioni rivenienti dall'aumento di capitale deliberato dal consiglio di amministrazione lo scorso 11 maggio 2023.

Il consiglio di amministrazione di Zucchi - in rialzo dello 0,9% - mercoledì ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo, avendo riportato un utile pari a EUR1,9 milioni da EUR2,1 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente.

Somec ha chiuso in rosso dello 0,7%. Venerdì, ha comunicato che la propria controllata statunitense Fabbrica LLC si è aggiudicata una nuova commessa relativa ad un edificio di 34 piani a New York. Il contratto ha un valore che supera USD23 milioni e consiste nella progettazione, produzione e installazione di oltre 12 mila metri quadrati di facciate continue su misura destinate ad una nuova costruzione che sorgerà sulla Ninth Avenue, arteria nel West Side di Manhattan, a pochi isolati dal Madison Square Garden e dall'Empire State Building.

Gabetti ha terminato rialzo del 7,6%, al di sopra di tutti gli altri.

Tra le PMI, Relatech - che ha chiuso su dello 0,4% - ha fatto sapere venerdì di aver stipulato gli accordi vincolanti finalizzati all'acquisizione del residuo 40% del capitale sociale di gruppo Sigla Srl, per un totale di EUR715.000.

In vetta si è piazzata Visibilia Editore, in rialzo del 5,9% mentre dall'altro lato del listino Fenix Entertainment perde più del 23%. La società giovedì sera ha reso noto che con riferimento alla prima tranche del prestito obbligazionario convertibile di cui al contratto sottoscritto da parte di Negma Group Investment, la società ha ricevuto - da parte di Negma - la richiesta numero 20 di conversione parziale di due obbligazioni.

In Asia, il Nikkei è in calo dell'1,0% a 33.383,31, lo Shanghai Composite cede lo 0,5% a 3.257,41 e l'Hang Seng perde l'1,1% a 19.814,33.

A New York, il Dow ha chiuso venerdì in calo dello 0,3% a 34.299,12, il Nasdaq ha perso lo 0,7% a 13.689,57 mentre e l'S&P 500 ha ceduto lo 0,4% a 4.409,59.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0937 contro USD1,0923 di venerdì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale invece USD1,2821 da USD1,2808 di venerdì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD75,73 al barile contro USD75,78 al barile di venerdì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.955,72 l'oncia da USD1.957,42 l'oncia di venerdì sera.

Il calendario macroeconomico di lunedì pomeriggio prevede, alle 1430 CEST, alcuni macro canadesi, tra cui l'indice dei prezzi dei prodotti industriali e delle materie prime.

Alle 1455 CEST, si terranno le aste di BTF francesi.

A Piazza Affari, non sono previsti eventi particolari.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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