(Alliance News) - Piazza Affari cala anche alla chiusura di venerdì, al culmine di 10 giorni intensi sotto il profilo delle banche centrali, con la Bank of Japan che ha chiuso i giochi oggi, lasciando i tassi invariati.

Axel Rudolph, senior market analyst presso IG, ha dichiarato: "La pausa aggressiva della Fed di questa settimana, con cui la banca centrale ha lasciato la porta aperta per un ulteriore rialzo dei tassi prima della fine dell'anno, ha spinto il dollaro USA ai massimi di sei mesi. Il paniere del dollaro è sulla buona strada per il suo decimo guadagno settimanale consecutivo mentre il forte aumento del prezzo del petrolio sta prendendo una pausa".

Negli USA, l'attività del settore privato ristagna, scendendo al livello più basso da febbraio, mentre nell'Eurozona la contrazione dell'attività si attenua leggermente e in UK crolla ai massimi in due anni e mezzo".

Il FTSE Mib ha chiuso in calo dello 0,5% a 28.575,90, il Mid-Cap ha perso lo 0,4% a 40.113,44, lo Small-Cap ha ceduto lo 0,2% a 26.035,20 e l'Italia Growth ha finito giù dello 0,3% a 8.511,88.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso su dello 0,1%, il CAC 40 di Parigi ha ceduto lo 0,6% e il DAX 40 di Francoforte ha perso lo 0,1%.

Sul listino principale di Piazza Affari - nel ristretto gruppo dei rialzisti - Eni è salita dell'1,5% a EUR15,2380. Sul titolo si segnala che JP Morgan ha aumentato il target price a EUR19,00 da EUR15,50.

Moncler è salita invece dell'1,6%, con prezzo a EUR57,48, dopo il rosso del 2,1% della seduta precedente.

Banca Monte dei Paschi ha fatto peggio di tutti, in contrazione del 3,2%, tirando i remi in barca dopo sette sedute rialziste di fila.

Snam - in calo dell'1,6% - ha annunciato venerdì mattina il successo del collocamento di senior unsecured EU taxonomy-aligned transition bonds per un importo totale di EUR500 milioni con scadenza al 2028 e convertibili in azioni ordinarie esistenti di Italgas. Le obbligazioni saranno emesse al valore nominale di EUR100.000 e pagheranno una cedola annuale a tasso fisso del 3,25%, da corrispondersi su base semestrale posticipata il 29 marzo e il 29 settembre di ciascun anno, con il pagamento della prima cedola previsto per il 29 marzo 2024.

Telecom Italia - in rialzo dell'1,7% - ha fatto sapere giovedì che, facendo seguito all'emissione in data 20 luglio del prestito obbligazionario di EUR750 milioni, ha realizzato con successo l'emissione, mediante collocamento privato, di una nuova tranche da EUR750 milioni di titoli aventi le medesime condizioni e diritti. Il prezzo di emissione della nuova tranche è 102%, che implica un rendimento pari al 7,37%, con un conseguente costo di finanziamento per TIM inferiore rispetto all'emissione originaria.

Sul Mid-Cap, Caltagirone è salita dell'1,6%, posizionandosi in vetta al listino dopo la flessione della vigilia dello 0,8%.

Buoni acquisti anche su Saras, che guadagna il 2,8%, in scia al 3,5% di rialzo della vigilia, grazie all'aumento del prezzo del barile.

Credito Emiliano - in calo dell'1,1% - ha fatto sapere giovedì in serata di aver finalizzato la costituzione del proprio primo programma per l'emissione di cambiali finanziarie con l'obiettivo di diversificare ulteriormente le proprie fonti di raccolta a sostegno della crescita degli impieghi alla clientela retail e corporate. I titoli emessi nell'ambito del programma, per un ammontare massimo fino a EUR1 miliardo e con scadenza fino a 12 mesi, saranno destinati esclusivamente a investitori qualificati.

Digital Value cede invece il 2,3%, facendo seguito al rosso di giovedì con il 3,6% e posizionandosi in fondo al listino. La company giovedì ha fatto sapere di aver riportato un utile netto consolidato nel primo semestre dell'anno pari a EUR17,2 milioni, in aumento del 2,4% da EUR16,8 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente. Al 30 giugno i ricavi consolidati si attestano a EUR415,5 milioni, in aumento del 23% da EUR337,2 milioni nel primo semestre 2022.

OVS ha ceduto invece il 3,2% a EUR2,02, chiudendo la sesta sessione di fila fra i ribassisti.

Sullo Small-Cap, bene Restart, su del 4,7% dopo la flessione del 3,6% della vigilia.

Ha fatto meglio di tutti Itway, su del 4,7%, mentre SS Lazio ha chiuso in parità dopo aver fatto sapere giovedì che il consiglio di amministrazione ha approvato il progetto di bilancio relativo all'esercizio chiuso il 30 giugno, riportando una perdita di EUR29,5 milioni, in crescita rispetto alla perdita di EUR17,4 milioni dell'anno precedente.

Retrovie per Seri Industrial, in contrazione del 9,7%. Il consiglio di amministrazione ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno, in cui ha registrato una perdita consolidata adjusted di EUR6,3 milioni rispetto alla perdita di EUR7,0 milioni dello scorsoanno nello stesso periodo.

Fra le PMI, Gismondi 1754 è salita del 9,3%. La company ha esaminato e approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno, chiusa con un utile netto consolidato pari a EUR674.000, quasi raddoppiato rispetto agli EUR375.000 del primo semestre 2022.

Italia Independent, nelle retrovie, ha ceduto il 4,8%, chiudendo la terza seduta di fila fra i ribassisti.

In coda si vede anche Ambromobiliare, in calo del 3,1%, alla sua terza sessione in rosso.

A New York, il Dow è in rialzo dello 0,1% a 34.117,83, il Nasdaq sale dello 0,5% a 13.288,42 e l'S&P 500 è in aumento dello 0,3% a 4.341,69.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0666 contro USD1,0660 di giovedì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale invece USD1,2279 da USD1,2285 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD94,40 al barile contro USD94,32 al barile di giovedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.928,01 l'oncia da USD1.920,21 l'oncia di mercoledì sera.

Il calendario macroeconomico di lunedì prevede l'indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche, alle 1000 CEST, e le aste di bond francesi a tre, sei e 12 mesi, alle 1455 CEST.

Tra le società quotate a Piazza Affari, sono previsti i risultati di Pierrel, Somec, Take Off e Zucchi.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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