L'indice azionario spagnolo Ibex-35 ha registrato la quinta seduta consecutiva in ribasso, in uno scenario di timori diffusi sull'attività economica mondiale che lunedì è stato rafforzato dagli indicatori macroeconomici della Cina.

Il calo dei prezzi di fabbrica cinesi - il maggiore in oltre sette anni e mezzo - e la crescita zero dell'inflazione al consumo hanno sorpreso i mercati, che hanno visto in questi dati un segnale delle sfide che Pechino deve affrontare per rivitalizzare la seconda economia mondiale ed evitare una spirale deflazionistica.

La notizia si aggiunge al rapporto sui posti di lavoro negli Stati Uniti di venerdì scorso, che ha mostrato i crescenti danni dei rialzi dei tassi di interesse sull'attività economica.

"Guardando ai prossimi mesi, il nostro posizionamento rimane cauto, in quanto riteniamo che le valutazioni si siano adeguate all'aumento dei prezzi e potremmo ancora assistere a un ulteriore deterioramento economico, in quanto gli aumenti aggressivi dei tassi d'interesse si ripercuotono sull'economia reale, minando i consumi privati e gli investimenti delle imprese", hanno dichiarato gli analisti di Renta 4.

"Nonostante il fatto che, per il momento, lo scenario stia superando le previsioni, le incertezze sono numerose, come dimostra l'inversione sempre più forte delle curve dei rendimenti, per cui sembra ancora prematuro rivendicare la vittoria", hanno aggiunto.

In questo contesto, nel corso della settimana saranno oggetto di particolare interesse diversi dati macroeconomici statunitensi, in particolare l'IPC di mercoledì, nonché l'inizio della stagione degli utili del secondo trimestre, con i dati di JPMorgan Chase, Citigroup, Wells Fargo, State Street e PepsiCo.

Alle 07:01 GMT di lunedì, l'indice del mercato azionario spagnolo Ibex-35 era in calo di 37,40 punti, pari allo 0,40%, a 9.211,40 punti, mentre l'indice FTSE Eurofirst 300 dei grandi titoli europei era in calo dello 0,31%.

Il calo delle ultime sedute ha fatto perdere all'Ibex-35 più di 400 punti, cedendo tutto il terreno guadagnato nella corsa al rialzo avvenuta tra il 26 giugno e il 3 luglio.

Per quanto riguarda i singoli titoli, lunedì Acerinox è salita dell'1,8% dopo aver ricevuto una raccomandazione migliore da Barclays.

Nel settore bancario, Santander ha perso lo 0,03%, BBVA è scesa dello 0,29%, Caixabank ha perso lo 0,33%, Sabadell è scesa dello 0,23%, Bankinter ha guadagnato lo 0,97% e Unicaja Banco ha perso lo 0,31%.

Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica è scesa dello 0,17%, Inditex ha perso lo 0,82%, Iberdrola ha perso lo 0,98%, Cellnex è scesa dello 0,25% e la compagnia petrolifera Repsol è salita dello 0,82%.

(Informazioni di Tomás Cobos; a cura di Flora Gómez)