In assenza dei principali benchmark e in attesa dei PMI della zona euro della prossima settimana, i risultati sono al centro dell'attenzione dei mercati, in una stagione che dovrebbe mostrare i primi segnali dell'effetto dell'attuale ciclo di rialzi dei tassi di interesse e dell'alta inflazione.
Dopo le grandi banche statunitensi e Bankinter in Spagna, venerdì è stata la volta della prima grande azienda tecnologica, Netflix, che ha sorpreso con un aumento degli abbonati. Tuttavia, i titoli growth in generale dovrebbero affrontare un periodo di turbolenza a causa del deterioramento delle condizioni economiche.
Per il resto, il grande test per la Cina post-COVID nel nuovo anno lunare determinerà in larga misura il destino della seconda economia mondiale, mentre in Europa e negli Stati Uniti i leader monetari contengono l'ottimismo degli investitori insistendo sul loro impegno a mantenere una politica monetaria aggressiva, nonostante i crescenti segnali di rallentamento economico.
Di conseguenza, l'Ibex-35 spagnolo ha chiuso la sessione di trading di venerdì con un rialzo di 125,10 punti, pari all'1,42%, a 8.918,20 punti, estendendo la forte corsa con cui ha iniziato il 2023 ai massimi di quasi 8 mesi.
L'indice FTSE Eurofirst 300 delle grandi azioni europee è salito dello 0,32%.
In cima alla classifica si è distinta Cellnex, che ha guadagnato il 9,84% dopo le notizie di stampa secondo cui American Tower e Brookfield starebbero valutando un'offerta di acquisto per l'operatore spagnolo di torri telefoniche.
Nel settore bancario, Santander ha guadagnato l'1,62%, BBVA lo 0,90%, Caixabank il 2,54%, Sabadell l'1,13%, Bankinter il 2,42% e Unicaja Banco l'1,45%.
Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica ha guadagnato l'1,39%, Inditex è avanzata dell'1,00%, Iberdrola è rimasta invariata e la compagnia petrolifera Repsol è salita dell'1,42%.
(Informazioni di Darío Fernández)